2 AGOSTO: IL ROMANZO COME STRUMENTO PER IL PRESENTE

di Mattia Macchiavelli

La strage fascista alla stazione di Bologna non è un semplice evento della storia; per noi, noi bolognesi ma anche noi socie e soci di Metro-Pois, è un elemento identitario, che definisce tanto chi vogliamo essere quanto «ciò che non siamo, ciò che non vogliamo». Il 2 agosto 1980 segna il passaggio tra un prima e un dopo, in cui, purtroppo, il dopo è molto simile al prima: l’attentato più devastante alla Repubblica è sicuramente uno spartiacque nella storia contemporanea del nostro Paese, tuttavia, ancora oggi, viviamo affamati da una verità che tarda ad arrivare, dopo 43 anni.

Metro-Polis, già nel suo statuto, porta scritto, sotto al proprio nome, la dicitura «Per una cittadinanza attiva»: è, per noi, valore fondativo la partecipazione collettiva alla costruzione condivisa di un senso politico altro, allo stesso tempo nobile e prossimo, capace di non arrendersi a un presente che sciupa e inaridisce. Forti di questo impulso, abbiamo, quest’anno, voluto dedicare il nostro appuntamento mensile
di luglio proprio al
ricordo della strage di Bologna; abbiamo voluto farlo a modo nostro, scompigliando le carte, mescolando le angolazioni per arricchire la visione.

Sarà nostro ospite Loriano Macchiavelli: scrittore, sceneggiatore, attore, la cui penna ha contributo a disegnare personaggi ormai entrati nel nostro immaginario collettivo e a ridisegnare una Bologna veracemente contemporanea. Macchiavelli è, tra le altre cose, autore di una trilogia coraggiosa e scomoda, composta dai romanzi Funerale dopo Ustica, Strage e Un triangolo a quattro lati: il filo rosso che unisce i racconti è proprio l’incursione romanzesca in alcuni dei misteri irrisolti della storia italiana.
Tanto il libro su Ustica quanto quello sulla strage alla stazione di Bologna hanno causato all’autore una serie di guai giudiziari, segno del fatto che le corde toccate da Macchiavelli sono nervi ancora vivi e dolenti, sintomo forse di una malattia più ampia, che contagia libertà fondamentali come quelle di espressione e di stampa.
Loriano Macchiavelli ci parlerà, dunque, di romanzi e di stragi, e ci mostrerà come il racconto sia uno strumento civico prezioso al servizio non solo della memoria ma anche del presente.

Nel dialogo con l’autore, siamo tutte e tutti invitati a portare con noi un ricordo legato al 2 agosto, da lasciare in dono a chi vorrà ascoltarlo. Chi ha vissuto direttamente quel giorno; chi indirettamente, attraverso racconti altrui; chi non ne ha sentito parlare o conosce poco l’argomento: chiunque ha un sentire che può condividere, partecipando, così, alla costruzione di una memoria attiva, capace di trasformare l’oggi e il domani.

Vi aspettiamo, dunque, giovedì 27 luglio a partire dalle ore 19.00 presso il Centro Socio Ricreativo Culturale Stella in via Savioli 3.

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