TEATRO: OLTRE IL TEMPO E LO SPAZIO

di Francesco Colombrita

Ci sono diverse cose rispetto alle quali siamo portati a chiederci che ruolo abbiano nella nostra contemporaneità, un insieme di pratiche e gesti desueti ma persistenti nei secoli che le innovazioni tecnologiche e i mutamenti sociali hanno modificato, minato forse, ma mai eradicato. Ce lo chiediamo ad esempio per l’attività della lettura, apparentemente sempre più in calo, e ce lo chiediamo a volte anche per il teatro. Nel primo caso, a voler guardare le statistiche, poco più di una persona su tre in Italia legge almeno un libro all’anno, mentre circa una persona su cinque (dato del 2019) va a teatro almeno una volta in dodici mesi.

Si potrebbe forzare un po’ la mano e connettere gli ambiti dando uno sguardo ai dati editoriali sulla produzione di testi: nel 2021 la percentuale di «testi letterari moderni» dati alle stampe è stata del 21,4%; tale categoria include «Romanzi, racconti, libri gialli e di avventura, libri di poesia e testi teatrali», ma le statistiche ci dicono anche che in questa fascia romanzi e racconti pubblicati ammontano al 18,7% della produzione, lasciando a poesia e testi teatrali appena il 2,7% della produzione di libri nel 2021. Sicuramente non si possono fare facili connessioni tra la lettura di testi teatrali e l’esperienza teatrale vera e propria ma viene da sospettare che, facendo un’illazione, un autore come ad esempio Shakespeare sia molto più letto che osservato sulla scena. 

In ogni caso, non si vuole certo con questi dati gettare pessimismo sul tema: l’aspetto affascinante è che il teatro ha comunque attraversato millenni di storia sopravvivendo al tempo e a chi voleva sopprimerlo (un esempio su tutti: i puritani riuscirono a imporne la chiusura sotto Carlo I, non molto dopo la morte di Shakespeare per intenderci) ed è arrivato a noi mutatis mutandis come aspetto culturale non secondario della nostra società. Il dato insomma è che forse è ancora vera la massima di Orson Welles «Il teatro resiste come un divino anacronismo», e nel caso occorre dire che il teatro non solo resiste ma diviene spesso, al giorno d’oggi, una dimensione riempita di significato e possibilità, di attivismo, educazione e impegno civico. 

Di che cosa sia il teatro oggi in qualche modo parleremo giovedì 14 settembre, al Centro Socio Ricreativo Culturale Stella, insieme a diversi ospiti. Sarà con noi il Teatro degli angeli, che ci parlerà appunto del rapporto tra teatro e impegno civico, sarà con noi l’Arena del Sole che ci svelerà qualcosa della stagione che sta per partire e, infine, sarà con noi l’attore teatrale Marco Sgrosso che parlerà del ruolo dell’attore e leggerà alcuni brani dalla Tempesta di Shakespeare. Come sempre per i nostri aperitivi a tema il ritrovo è alle 19 per un momento conviviale tutte insieme attorno a cibo e bevande, mentre la discussione inizierà alle 20.

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