di Francesco Errani
Il 26 maggio 2019 saranno eletti i nuovi 751 eurodeputati dei 28 stati membri dell’Unione europea.
È un voto importante per il futuro dell’Europa: da una parte sono presenti forze euroscettiche, i cosiddetti sovranisti, dall’altra assistiamo a un crescente senso civico e politico, in gran parte di giovani, nell’affrontare temi rilevanti come i cambiamenti climatici e l’immigrazione.
Un tema che ha acquisito sempre più importanza in Europa è l’ambiente e, come conseguenza della grave crisi ecologica globale, molti giovani sono diventati i protagonisti di manifestazioni verdi in tutta Europa. Tra questi, la quindicenne svedese Greta Thunberg è divenuta il simbolo della mobilità giovanile per la difesa del pianeta.
Tra i primi compiti del nuovo Parlamento ci sarà l’elezione del Presidente della Commissione Europea, che a sua volta sceglierà la sua squadra di 28 Commissari (uno per Stato membro), da sottoporre al voto parlamentare. Successivamente il Parlamento dovrà approvare il Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo 2021-2027 (il bilancio dell’UE): si tratta complessivamente di circa 1.135 miliardi di euro, pari all’1,1% del reddito nazionale lordo degli Stati membri dell’Unione.
Alle elezioni di quest’anno parteciperà regolarmente il Regno Unito, che ha rinviato la “Brexit” non riuscendo a trovare una maggioranza nel Parlamento inglese. Dopo il voto, con l’uscita definitiva del Regno Unito dall’UE, il numero complessivo dei parlamentari europei sarà ridotto da 751 a 705 e i seggi inglesi saranno in parte ridistribuiti tra gli Stati membri. La Brexit avrà un impatto anche sulla riduzione del bilancio annuale dell’Unione, stimato intorno al 10%, essendo proprio il Regno Unito uno tra i principali contributori del bilancio europeo.
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’Unione europea i cui membri sono votati a suffragio universale dai cittadini e costa all’anno mediamente 3,58€ per ogni cittadino europeo.
Il nuovo Parlamento avrà molte sfide da affrontare: l’ambiente, i giovani, l’immigrazione, il bilancio europeo, il superamento delle disuguaglianze sociali, e la risposta all’avanzata dell’euroscetticismo. Sono temi che riguardano la vita di tutti i cittadini europei: scegliere i propri parlamentari può dunque fare la differenza per costruire l’Europa del domani.
Il Parlamento europeo, per promuovere la massima partecipazione, ha lanciato la campagna di comunicazione This time I’m voting – Stavolta voto e What Europe does for me – Cosa fa per me l’Europa
L’Italia eleggerà 73 deputati europei, e le Circoscrizioni elettorali nelle quali è suddiviso il territorio italiano sono cinque:
- Italia nord-ovest (Piemonte – Valle d’Aosta – Lombardia – Liguria)
- Italia nord-est (Trentino – Alto Adige – Veneto – Friuli V.G. – Emilia-Romagna)
- Italia centrale (Lazio – Marche – Toscana – Umbria)
- Italia meridionale (Campania – Puglia – Abruzzo – Basilicata – Molise – Calabria)
- Italia insulare (Sicilia – Sardegna)
Le questioni europee sono sempre più importanti non solo per il futuro dell’Europa, ma anche per il nostro futuro, più di quanto possiamo immaginare. Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo e il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l’UE non è un progetto irrevocabile. Domenica 26 maggio è importante votare per costruire una vera cittadinanza europea e una Europa più vicina, aperta, inclusiva.