«FARE QUEL CHE C’È DA FARE» – PER NON DIMENTICARE L’ AFGHANISTAN E GINO STRADA

di Angelo Errani

La popolazione dell’Afghanistan e quella dei tanti paesi costretti a conoscere la violenza delle guerre sono il principale impagno di Emergency, l’associazione creata da Gino Strada. Le vittime delle guerre moderne sono in grande maggioranza civili, uomini, donne e soprattutto bambini, spesso lacerati dalle più vili delle armi: le mine antiuomo. Ci sono mine che hanno forma di giocattolo, come i pappagalli verdi, lanciate dall’esercito russo in Afghanistan, e i bambini le trovano e ci giocano. Sono sparse a milioni in Kurdistan, in Somalia, in Bosnia, in Siria e nei tanti teatri di guerra che si succedono negli anni. Uno dei principali paesi produttori è stata l’Italia, prima che il governo Prodi nel 1997 ne vietasse la produzione e il commercio.

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6 AGOSTO/9 AGOSTO 1945: HIROSHIMA E NAGASAKI

di Roberta Merighi

Questo articolo avrebbe dovuto essere pubblicato il 6 agosto in occasione della commemorazione della prima atomica, sganciata su Hiroshima. Per un inconveniente tecnico ciò non è avvenuto. Ci teniamo comunque a darne diffusione ora, tanto più per il richiamo, allora involontario, all’attuale situazione Afghana.

«Baby is born» sono le parole con cui fu annunciato a Truman il successo dell’esperimento nucleare effettuato il 16 luglio del 1945 nel poligono di Alamogordo, nel New Mexico. La bomba atomica era nata.

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