PAROLE COME PIETRE: DEE BROWN: SEPPELLITE IL MIO CUORE A WOUNDED KNEE

«Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose. Quando guardo indietro, adesso, da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati, ammucchiati e sparsi lungo quel burrone a zig-zag, chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane. E posso vedere che con loro morì un’altra cosa, lassù, sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta. Lassù morì il sogno di un popolo. Era un bel sogno… il cerchio della nazione è rotto e i suoi frammenti sono sparsi. Il cerchio non ha più centro, e l’albero sacro è morto» (Alce Nero)

Questo è un libro storico, pubblicato originariamente nel 1970, che ricostruisce, attraverso varie ‘battaglie’ (o meglio, stragi), lo sterminio sistematico di 500 e più popoli formati da diverse tribù di Nativi Americani, cioè quell’insieme di persone che si sono viste derubate della loro terra, massacrate in caso di resistenza, chiuse in riserve se battute dall’alcol (che l’uomo bianco ha loro procurato) o dalla disperazione. L’elemento sconvolgente di questo testo è il paragone tra la mitezza, la disponibilità, l’accoglienza del popolo dei ‘pellerossa’ confrontato alla violenza, all’inganno, alla malafede, al desiderio di rapina dei ‘visi pallidi ’. Continue reading