di Federica Stagni
Il primo gennaio del 1994 il mondo scopriva l’EZLN: Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale che, dopo dieci anni di preparazione clandestina alla rivoluzione, occupava militarmente sette città del Chiapas. Quel giorno entrava in vigore il NAFTA (North American Free Trade Agreement), un accordo commerciale tra Messico, USA e Canada. «Noi diseredati siamo milioni e per questo invitiamo i nostri fratelli e sorelle a unirsi a questa lotta come unica via». Da quel momento gli Zapatisti hanno combattuto, e continuano a combattere, contro le conseguenze esclusorie di accordi economici di libero scambio che arricchiscono una minoranza della popolazione mondiale sfruttandone una larga maggioranza, ma soprattutto sfidano l’inevitabilità di un ordine geopolitico che accetta il capitalismo come unico possibile sistema economico. Gli zapatisti non sono sovversivi ma legittimi ribelli contro l’imperialismo americano che mai come durante questa recente crisi sanitaria ha esacerbato le disuguaglianze già esistenti. Continue reading