ASTROLOGIA – ALTRI MONDI: TORO, GUERRE STELLARI

di Rosalba Granata

«La Fantascienza è la fiaba del nostro tempo. Avvicinabile alla fioritura letteraria del romanzo cavalleresco del passato»(1).

Tanto tempo fa

in una Galassia lontana lontana…

La gigantesca scritta di un giallo intenso scorre verso l’alto sullo schermo e ci informa sulla guerra civile che si sta combattendo nella Galassia. Una musica fortissima ci avvolge.

Inizia l’avventura di Luke. È giovanissimo, vive in un pianeta desolato e si nutre di sogni eroici. E proprio a lui arriva, come avviene nei miti, la chiamata. Viene iniziato ai segreti della Forza, diviene un Cavalierie Jedi . Con la spada laser del padre, che non ha mai conosciuto, inizia a combattere (accanto alla principessa Leila, che guida la resistenza, e a Han Solo, un simpatico avventuriero) per salvare la Galassia dal pericolo del malvagio imperatore a capo delle forze oscure del Male.

«Ricorda, il vigore di uno Jedi proviene dalla Forza… Ma stai attento: collera, paura, aggressività, il lato oscuro essi sono. Quando il sentiero oscuro tu intraprendi, per sempre esso dominerà il tuo destino… Quando più non sarò, l’ultimo degli Jedi sarai tu, Luke, la Forza scorre potente nella tua famiglia». (Yoda a Luke)

Il Film uscì nel 1977, quando Lucas era un regista giovanissimo e pressoché sconosciuto. Era assolutamente rivoluzionario e segnò una tappa importante per la fantascienza cinematografica.

Il primo episodio di Guerre Stellari era qualcosa di mai visto prima per effetti speciali spettacolari, innovativi e anche per la commistione di generi, non solo fantascienza ma anche fumetto, western, fiaba, mito. Oggi siamo abituati a ogni tipo di immagini spettacolari, magari create al computer, ma allora l’impatto del film fu fortissimo. E occorre ricordare che gli strabilianti effetti sonori e visivi furono realizzati con tecniche artigianali, con mezzi neanche lontanamente paragonabili a quelli di cui ora disponiamo(2).

È stupefacente che proprio George Lucas del segno del Toro, segno di terra legato alla concretezza del reale, sia creatore e regista della saga di fantascienza più popolare e amata. Del resto l’universo alternativo di Lucas non è certamente onirico, il che sarebbe davvero lontanissimo dalla sensibilità del toro. Piuttosto rielabora miti dell’antichità e cicli medievali.

L’ ambientazione è fantascientifica, tra mondi alieni, astronavi che sfrecciano nello spazio, ma la trama e i personaggi ci ricordano i romanzi cavallereschi. Eroi coraggiosi che combattono per una nobile causa, la principessa perseguitata da liberare, meravigliose spade e aiutanti magici.

La formazione di Lucas è legata a studi di antropologia.  Ha quindi utilizzato il mito con piena consapevolezza. Nelle interviste cita spesso Campbell per il viaggio dell’eroe e lo stesso Jung. Per il regista il successo dei suoi film è dovuto al fatto che raccontano storie e sentimenti che toccano l’intera umanità, temi universali come amicizia, amore, lotta per la libertà. È una saga di padri e figli, afferma, «come un grande romanzo ottocentesco». L’originalità, le nuove idee, la tensione verso i viaggi sia reali sia simbolici sono comunque rispecchiati nel suo tema natale anche dalla posizione di rilievo della Luna in Acquario.

NOTE

  1. Sergio Solmi Prefazione a Le Meraviglie del possibile.
  2. Per saperne di più sull’intera saga si può vedere, nel nostro Blog, il dettagliato articolo di Antonio Rossi.

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