QUEST’ANNO RICORRE IL DECENNALE DEL “RISO DEL DELTA DEL PO” IGP

di Franco Mioni

Il Riso del Delta del Po Igp è un prodotto di altissima qualità, con una storia lunga secoli che merita di essere raccontata. Infatti nelle limitate terre emerse di queste zone le prime testimonianze di superfici investite a risaia risalgono addirittura al 1495, e costituiscono il primo stadio di valorizzazione agraria dei terreni. La zona destinata a questa coltivazione andò via via allargandosi, grazie anche alle opere di bonifica avviate da importanti famiglie veneziane nell’800 e conclusesi ai primi del ‘900.

Constatato che la zona del Delta del Po ha caratteristiche climatiche, ambientali e di conformazione dei terreni uniche ed irripetibili, tali da distinguersi da altre aree coltivate a riso, un gruppo di agricoltori nel 2006 diede inizio alle pratiche per il riconoscimento del marchio d’eccellenza Igp, ottenendo nel 2009 il contrassegno europeo di qualità.

L’area di produzione si estende su 9 comuni in provincia di Ferrara e 8 nella provincia di Rovigo; questi particolari terreni sono accomunati dalla loro lenta capacità drenante e dalla vicinanza al mare. Attraverso le brezze marine e i bassi livelli di umidità relativa, il Riso Igp cresce in un territorio incontaminato e si arricchisce di tutte le particolari caratteristiche nutrizionali e organolettiche che lo contraddistinguono.

L’Università di Ferrara è stata di supporto fondamentale nel testimoniare scientificamente queste caratteristiche.

L’interesse verso questa coltura certificata continua a crescere, tanto che nel 2012 viene costituito il Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po Igp grazie allo sforzo di 12 soci fondatori. Oggi la filiera del Riso Igp vanta un totale produttivo di 78.000 quintali con 37 aziende consorziate impegnate in tutte le fasi della filiera.

I motivi della crescita sono da attribuire a diversi fattori: il microclima e l’ambiente favorevole alla coltivazione del riso, l’impegno di produttori e trasformatori e, soprattutto, l’apprezzamento dei consumatori che scelgono questo alimento come prodotto fondamentale da portare a tavola.

Con cinque parole chiave si possono descriverne il valore e l’alto potenziale di futuro: Persone, Territorio, Relazioni, Filiera, Ricerca.

Il Riso è confezionato in 4 varietà presenti sul mercato: Carnaroli, Arborio, Baldo e Volano. Ognuno di questi ha caratteristiche ben precise, ma li accomuna il fatto di avere chicchi consistenti, che tengono bene la cottura e che assorbono bene liquidi e condimenti.

Sono quindi molto adatti per creare piatti di qualità, non solo buoni, ma che fanno bene a tutti, dai bambini a persone con determinate situazioni patologiche: insomma un alimento consigliato nella dieta quotidiana grazie alla grande digeribilità, alla ipoallergenicità, al grande tenore proteico e alle sue proprietà antiossidanti.

Tra gli obiettivi del Consorzio figurano quelli di aumentare la risicoltura biologica e di sviluppare una linea di riso integrale biologico di facile impiego per i consumatori.

Di conseguenza, uno dei risultati collaterali più apprezzabili potrà proprio essere un turismo basato sulla qualità integrata di ambiente, cibo, strutture e paesaggio.

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