A PRANZO COI FAGIOLI RIBELLI – MENU APROTEICO

Il sogno di Stefano: un sogno che si avvera

di Franco Mioni

Attualmente in Italia oltre 30.000 soggetti con meno di 18 anni soffrono di Insufficienza Renale Cronica, patologia che interessa il 7% (quasi 5 milioni) della popolazione ed è in progressivo e costante aumento.

Prevenzione, educazione e nuove strategie alimentari: nasce un progetto pilota per migliorare la qualità di vita dei pazienti con malattia renale cronica. Un’idea diversa di alimentazione in supporto alle terapie, per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti pediatrici e adulti con malattia renale cronica.

Dal volume I FAGIOLI RIBELLI. Racconti di vita sospesa e di rinascita è nato a BOLOGNA nel tardo autunno 2021 un progetto scientifico pilota elaborato in collaborazione tra: Dott. Andrea Pasini, responsabile Programma di Nefrologia e Dialisi Pediatrica IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna, Ospedale Sant’Orsola; Prof. Loris Pironi, direttore Struttura di Nutrizione Clinica e Metabolismo; Prof. Gaetano La Manna, direttore Struttura di Nefrologia, Dialisi e Trapianto; Bruno Damini, giornalista e scrittore, ideatore e autore del libro, con il contributo di importanti chef, professionisti e produttori del settore agroalimentare bolognese. 

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SOLIDARIETÀ AL TEMPO DEL COVID

La raccolta fondi di Metro-Polis per la Casa delle donne

di Mattia Macchiavelli

La Cena di Caterina è l’evento di solidarietà che Metro-Polis organizza ogni anno, tra novembre e dicembre, con l’obiettivo di donare il ricavato dell’iniziativa a realtà che necessitano di fondi per realizzare i loro progetti.
Deve il suo nome a una delle socie fondatrici della nostra associazione, Caterina appunto, la quale, con l’aiuto del marito Vincenzo, della figlia Laura e del genero Simone, organizza ogni anno una cena a base di prodotti tipici calabresi, perché è d’obbligo, in Metro-Polis, coniugare buon cibo e impegno civico. Continue reading

VIAGGI AGROGASTRONOMICI – LA CULTURA DEL VINO E DEL CIBO

di Franco Mioni

La Fase 2 comporterà problematiche differenti rispetto al periodo precedente. Reclusi più o meno volontariamente, poi in spasmodica attesa della liberazione, e ora fiduciosi nel recupero graduale della socialità, ci troviamo però, oltre che ancora con alcune regole e limitazioni, con timori e incertezze e una inestricabile burocrazia che rendono difficile questo recupero. Sono quindi prematuri gli assembramenti in luoghi chiusi e turismo, sport, spettacolo e convivialità continueranno, più o meno, a esserne penalizzati. Al momento possono aiutarci gli spazi aperti, stante la stagionalità favorevole per circa cinque mesi; quindi ristoranti e trattorie con queste caratteristiche, agriturismi e aziende agricole e vinicole. Possiamo partire proprio dal vino e dal cibo, utilizzando come veicolo la fruizione didattica e pratica della civiltà della tavola e delle tradizioni del territorio, anche storico-sociologiche. Potendo così evocare, in modo virtuale, luoghi storici e mete artistiche anche lontani. Continue reading

VIAGGI AGROGASTRONOMICI – LA CULTURA DEL CIBO NEL VIAGGIO

di Franco Mioni

I prodotti del territorio e la loro trasformazione e lavorazione fino all’arrivo sulla tavola; la storia delle tradizioni e delle feste legate all’alimentazione di una regione o di un paese; come oggi tutto ciò si è conservato, con un riscontro tangibile, vedendo e gustando dal vivo gli antichi e moderni luoghi dove i prodotti agricoli e animali venivano e vengono preparati e consumati dall’uomo. Continue reading

QUEST’ANNO RICORRE IL DECENNALE DEL “RISO DEL DELTA DEL PO” IGP

di Franco Mioni

Il Riso del Delta del Po Igp è un prodotto di altissima qualità, con una storia lunga secoli che merita di essere raccontata. Infatti nelle limitate terre emerse di queste zone le prime testimonianze di superfici investite a risaia risalgono addirittura al 1495, e costituiscono il primo stadio di valorizzazione agraria dei terreni. La zona destinata a questa coltivazione andò via via allargandosi, grazie anche alle opere di bonifica avviate da importanti famiglie veneziane nell’800 e conclusesi ai primi del ‘900. Continue reading

VIAGGI AGRO GASTRONOMICI – GLI ELOGI DEL PORCO

di Franco Mioni

Gli elogi del porco. È questo il titolo di un curioso, interessante libello scritto da un produttore di squisiti salumi nelle colline di Valdobbiadene; «Sua maestà il maiale» è come viene chiamato nelle regioni padane il protagonista assoluto delle tavole di quei luoghi.

«Al ninén l’è tot ban» (o bon, a seconda delle inflessioni dialettali varianti a ogni campanile) è come viene considerato questo succulento compagno (lui malgrado) delle abbuffate non solo natalizie soprattutto nel triangolo Veneto-Emilia-Romagna.

Nel pieno dell’inverno, in gennaio e febbraio, si svolge da secoli la sequenza dell’uccisione e macellazione del porco e della bollitura, insaccatura e altre trasformazioni delle sue carni, seguendo rituali ben precisi che la tradizione ha tramandato di padre in figlio, prima da casa a casa e da famiglia a famiglia, poi di seguito con i primi artigiani e le prime piccole aziende familiari e infine con le grandi imprese a livello nazionale e di esportazione. Continue reading

VIAGGI AGRO GASTRONOMICI – BENESSERE E ALIMENTAZIONE: L’ASPARAGO DI ALTEDO

di Franco Mioni

Nel ciclo produttivo di un alimento si rispecchia il valore di un territorio: non è come produrre un qualsiasi oggetto o una macchina, vuol dire terra, tradizioni, storia.

Nell’epoca (Ogm) del Cibo senza Terra e senza Storia ecco una manifestazione che si ripete annualmente per valorizzare questo ortaggio coltivato in un’area geografica delimitata tra Bologna e Ferrara.

L’Asparago Verde di Altedo: solo 30 comuni di questa zona lo possono produrre; ha avuto il riconoscimento europeo del marchio I.G.P (Indicazione Geografica Protetta) nel 2003 e la raccolta non può superare la data del 20 giugno.

Per celebrarne qualità e caratteristiche da 50 anni ad Altedo si svolge la Sagra dell’Asparago Verde: un esempio di come un piccolo paese, una frazione, abbia saputo dare un senso alla cultura contadina delle tradizioni agricole. Continue reading

VIAGGI AGRO GASTRONOMICI – LA VAL DI BISENZIO

TRA BOLOGNA E PRATO

di Franco Mioni

Esistono ancora territori leggermente marginali rispetto alle grandi vie di comunicazione, non così conosciuti seppur inseriti in contesti già noti, che possono costituire delle vere e proprie scoperte a volte oltre ogni aspettativa e con una vasta gamma di interessantissime realtà.

Nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano tra Prato e Bologna, dove ci portano sia la strada Val di Setta che la ferrovia direttissima per Firenze, incontriamo la Val Bisenzio.

Piccoli antichi borghi, resti di castelli medievali, pievi romaniche e ville rinascimentali inserite nel verde di vallate o al riparo di montagne costituite in splendide riserve naturalistiche con flora e fauna protette; zone dove gli eventi socio-economici hanno lasciato suggestivi reperti di archeologia industriale delle vecchie fabbriche tessili, di cartiere, fonderie e mulini. Continue reading

LA PANZANELLA NELLA PANZA – PRIMAVERA

di © Danila Faenza

La primavera, come abbiamo visto, si prospetta abbastanza instabile: caldo, freddo, maniche corte e maglioni. Ma che fretta c’era, maledetta primavera?

Va beh, pazienza… adattiamo l’alimentazione al clima, alternando – per questo numero – ricette “comfort food” e piatti un po’ più freschi.

Cominciamo con una libidine gastronomica, almeno per chi ama la carne. Parliamo del goulash o gulasch, piatto ungherese diffuso anche nella zona di Trieste. Il nome deriva da gulyàs, il nome dei pastori a cavallo ungheresi; la pietanza, infatti, era un cibo tradizionale dei nomadi che, facendo cuocere la carne a lungo ed essiccandola al sole, potevano conservarla per lunghi periodi.

La ricetta che arriva a noi, tuttavia, è ovviamente diversa. Continue reading

LA PANZANELLA NELLA PANZA – RICICLARE IL NATALE A TAVOLA

di © Danila Faenza

Lo so che, a Natale, riciclate le fetenzìe che vi hanno regalato l’anno precedente. E fate bene, perché l’angioletto col pistolino che fa la pipì a voi fa schifo, ma la prozia Reginalda esulterà davanti a cotanta finezza. E che dire di quella stupenda vestaglia di ciniglia che sembra uscita (e lo è) dall’Upim del 1964? Il bisnonno (che durante gli ultimi decenni “si sente donna”) ne sarà entusiasta.

Quindi, se non vi fermate davanti a questo, potrete anche riciclare gli avanzi dei pranzi festivi, soprattutto se avete ricevuto in regalo diciassette panettoni, quindici pandori, sette confezioni di salmone affumicato, 15 quintali tra arance, mandarini, noci e datteri, 7 torroni e un buono da 1500 euro da usare presso i Centri Dentistici Malfamati.

A parte gli scherzi, le festività implicano – oltre a quei cinque chili in più – anche un grande spreco di cibo che non si consuma e si butta, oppure si lascia ad ammuffire. Non pensate alla dieta, tanto non la farete ora, ma solo quando vi troverete il colesterolo a 400 o dovrete andare al mare. Continue reading