CARA METRO-POLIS, TI SCRIVO – 9/04/2020

Nasce una nuova rubrica sul blog di Metro-Polis, uno spazio per tutte le lettrici e per tutti i lettori che desiderano condividere con noi alcuni pensieri: Cara Metro-Polis, ti scrivo. Un modo per sentirci ed essere più vicini e una cornice all’interno della quale pubblicheremo messaggi o email che arriveranno in redazione. Se desiderate scriverci, potete farlo all’indirizzo redazioneblog@metropolisbologna.it! 

Email di Alessandro Licciardello del 9/04/2020

Riflessioni di un quindicenne  

È difficile, per un ragazzo definire questa situazione, questo virus, questa paura. Nella mia testa ciò che mi tocca del corona virus è solo l’astinenza dalla scuola e dalle amicizie, nemmeno per un secondo sono mai stato intimorito dalla minaccia della pandemia che, seppur cosi vicina, si presenta ai miei occhi come la narrazione di una guerra, qualcosa di antico e trasparente, della quale conosciamo gli orrori e che ci viene raccontata con grande sentimento ma che in realtà, non toccandoci direttamente, ci scorre addosso come acqua.

Ho avuto poi occasione, nelle settimane passate, di confrontarmi con i miei compagni e mi è stato possibile riscontrare opinioni molto simili alla mia: la maggior parte di quelli a cui domandavo rispondevano evidenziando l’assenza delle attività scolastiche e sportive; dagli adulti invece ricevevo dati e numeri sulla diffusione del virus, opinioni inerenti all’economia dello stato e teorie sul futuro del pianeta.

Proprio qui si trova la differenza tra ragazzi e adulti, i primi non sono intimoriti dal futuro, non sono spaventati da un possibile contagio, vivono un presente ideale immerso nell’ozio e nella tranquillità delle mura casalinghe, i giovani non hanno bisogno di dati, non popolano il mondo reale ma un mondo nel quale il loro ruolo, quello di studenti, è stato pressoché cancellato.

Si dice che un uomo senza uno scopo svanisca, per noi ragazzi invece è il pianeta stesso che sembra scomparire, immobile e vuoto ci mostra una realtà che a noi appare lontana anni luce oltre i sottili vetri delle finestre di casa.

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