Mozione per l’elezione del Consiglio Direttivo dell’associazione
Metro-Polis – per una cittadinanza attiva
In questi articoli troverete, settimana per settimana, lungo l’intero mese di ottobre, le tre parti in cui è divisa la mozione ‹‹Da crisalide a Farfalla›› su cui si baseranno le candidature per il prossimo Consiglio Direttivo.
La scrittura di questo documento è stato un esercizio collettivo e uno sforzo condiviso da parte dell’intera associazione, per questo motivo troverete firmati questi articoli proprio con il nostro nome, con la scritta: Metro-Polis. Nelle parole che leggerete di seguito e nelle prossime uscite sono condensate le esperienze e gli insegnamenti dei tre anni appena trascorsi, il lungo percorso dei ‹‹15 minuti con Metro-Polis›› e gli esiti del primo degli incontri denominati ‹‹Costruire Metro-Polis›› (dedicato, nello specifico, proprio alla scrittura di questo documento). Scegliamo di approvare e rendere pubblica tale mozione prima di conoscere i nomi delle candidate e dei candidati al prossimo Consiglio Direttivo proprio per sottolineare l’impegno collegiale che la nostra comunità ha profuso nell’elaborare questi contenuti. Contenuti semplici, essenziali ma che delineano una mappa ben precisa della nostra identità presente e futura.
In questo quarto articolo pubblichiamo la terza parte della nostra mozione: ‹‹Ali solide e volo leggero››.
Mozione parte I : Berenice nascosta
Mozione parte II : la città madre
Mozione III : Costruire Metro-Polis
CONCLUSIONI: ALI SOLIDE E VOLO LEGGERO
Il futuro è la dimensione del possibile: Metro-Polis fa capolino in questo orizzonte curiosa, non senza timori ma piena di speranza.
Metro-Polis arriva solida in questo luogo carico di fascino e mistero, forte di un passato in cui, con la giusta lentezza, ha imparato le nozioni fondamentali alla vita: gattonando, i primi passi un po’ traballanti, le corse infinite dei bimbi che ignorano i pericoli; il balbettio s’è fatto via, lingua viva, parlata, dai termini forti e concreti. Metro-Polis è cresciuta. Ora è un pozzo, un luogo profondo in cui è possibile immergersi per poi risalirne mutati, diversi, con qualcosa in più. Come nell’Atanor degli antichi alchimisti, in cui i materiali entravano in un modo e ne uscivano trasformati per struttura e proprietà, così in Metro-Polis: chi vi partecipa con spirito autentico lascia un pezzetto di sé per prendersi un po’ dell’associazione. Questo qualcosa che si riceve non ha nome, o, meglio, ne possiede diversi di nomi; definizioni che, tuttavia, non ne esauriscono l’identità. Questo qualcosa è socialità, è la possibilità di instaurare amicizie e legami significativi, in cui la cultura passa per lo scambio di gesti, sorrisi, passaggi in macchina, oggetti, cibo e chiacchiere. Questo qualcosa è multicolore, una strana realtà fatta di forme polimorfe che riflettono luci mai uguali, dalle familiari tonalità calde e dalle affascinanti tinte fredde. È un qualcosa di attuale, in un continuo scambio col presente che ci attraversa, all’erta verso ciò che accade, pronto a coglierne le implicazioni. Infine, ciò che arriva da Metro-Polis in questa piccola alchimia nostrana, è un qualcosa di insolito, una modalità dello stare insieme e del fare cultura e del fare politica, davvero nuova, davvero differente rispetto a ciò che ci circonda. A questo insolito ognuno e ognuna di noi può dare il nome che preferisce, riflettendosi nell’acqua profonda di questo pozzo cui attingiamo.
Tuttavia, Metro-Polis è ancora una bambina che si appresta a compiere il quarto anno di vita. Una bimba che necessita di cure e impegno affinché rimanga costantemente attiva, costantemente appassionata e mai impigrita dalla routine. Lo sforzo che richiede il nostro futuro è quello dell’immaginazione, l’ambizione del miglioramento, la fatica del rinnovamento, la voglia inesausta di fare del nostro meglio per dare un senso alla nostra Berenice nascosta. Continuare a fare di Metro-Polis una realtà significa continuare a lavorare per rafforzarne le ali: occorre darle spazio, ritagliarle uno spicchio sempre maggiore di visibilità e consolidare quell’armonia di temi e persone che già le danno vita e carattere. Far sì che Metro-Polis acquisisca sempre maggiore peso e “potere” non significa lasciarsi vincere dalla vanagloria, al contrario: si sancisce così l’impegno nel prendersi cura di questa realtà, si onora il tacito patto della continuità con gli elementi positivi del triennio trascorso e si vivifica l’indispensabile discontinuità verso ciò che non ha funzionato, nei confronti di quanto è migliorabile e perfettibile. Questo è l’impegno fondamentale che chiunque siederà nel nuovo Consiglio Direttivo di Metro-Polis dovrà assumersi: l’associazione è in crescita e si dovrà lavorare sodo affinché questa crescita sia sana, solare, ancora più ricca e ancora più divertente del passato sviluppo.
Abbiamo condotto Metro-Polis ai bordi della propria crisalide, l’abbiamo aiutata nel primo fondamentale squarcio e la guardiamo aprirsi in questa totipotente e primigenia bellezza di farfalla.
È ora il momento di farle spiccare il volo.
‹‹Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi del nuovo millennio sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come cimiteri d’automobili arrugginite››
Da Lezioni americane di Italo Calvino
Metro-Polis