LE VOCI DI CALLIOPE – QUANTO DURA UN BAGNO DI COLORE

Rischio di somigliare alle cose che scrivo e viceversa, questo è il modo in cui tento di offrire una poesia onesta, che aderisce sinceramente alla mia visione. Con questi versi nati lungo la costa abruzzese dei trabocchi rispondo alle dolci malinconie dell’infanzia e ai richiami di un amore acceso e riacceso dal vento di fine estate. Nel bagliore che entra ed esce dal mare Adriatico appare la consapevolezza di sé e della propria crescita interiore, il disincanto.

Eva Laudace

QUANTO DURA UN BAGNO DI COLORE

Quanto dura un bagno di colore
luce che salti
su un piede solo la corda
sul mare dell’infanzia
nuda
sei sfacciata
scopri la sua fronte
e benedici.

Quanto dura
la cometa scesa piano
alla bocca dello stomaco
un soffio dove vuole il vento
gira i fiori sul petto
l’affanno leggerissimo
il corollario dei perché.

Tengo alta la tua voce
nella festa privata
di sassi e birre vuote
l’ultimo brindisi
fino a quando dirai addio
e andrà bene così.

Le onde che raggiungono la riva e tornano indietro risucchiate dalla corrente per poi infrangersi di nuovo sugli scogli, riportano alla mente emozioni forti e scatenano ricordi che si alternano senza sosta. Lungo la costa del mar Adriatico una morsa stringe l’autrice alla bocca dello stomaco; il vento soffia e accarezza la vita, due bicchieri rintoccano un brindisi che risuona nelle orecchie e rimbomba nel cuore.
Sembra quasi che i versi seguano l’andamento delle onde: andata, arresto apparente, ritorno.
Ad ogni onda si diventa un pò più grandi.

Laura Comitogianni

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