L’ODISSEA DEL LIBRO PERDUTO – SCILLA E CARIDDI

Eravamo ormai a pochi isolati dal B&B, quando da un vicolo spuntarono due figure. Il primo era alto, magro, capelli lunghi, con un gilet di pelle e dita lunghe e scheletriche, con unghie affilate. L’altro, invece, era il suo opposto, basso, grasso, quasi rotondo – praticamente una circonferenza perfetta – con un giubbotto verde militare e una pelata lucida come una palla da biliardo.

Sarei scoppiato a ridere pensando a una strana coppia, a Stanlio e Ollio notturni, se non fosse stato per il passo minaccioso con cui si stavano avvicinando. Non erano, infatti, come i due comici, ma sembravano più due mostri, come Scilla, colei che dilania, e Cariddi, colei che risucchia.

Il più alto, Scilla, digrignava i denti, mordendosi il labbro, staccandosi pellicine dalle dita. Alla cintura aveva un coltello decisamente affilato. Continue reading