di Franco Mioni
Gli elogi del porco. È questo il titolo di un curioso, interessante libello scritto da un produttore di squisiti salumi nelle colline di Valdobbiadene; «Sua maestà il maiale» è come viene chiamato nelle regioni padane il protagonista assoluto delle tavole di quei luoghi.
«Al ninén l’è tot ban» (o bon, a seconda delle inflessioni dialettali varianti a ogni campanile) è come viene considerato questo succulento compagno (lui malgrado) delle abbuffate non solo natalizie soprattutto nel triangolo Veneto-Emilia-Romagna.
Nel pieno dell’inverno, in gennaio e febbraio, si svolge da secoli la sequenza dell’uccisione e macellazione del porco e della bollitura, insaccatura e altre trasformazioni delle sue carni, seguendo rituali ben precisi che la tradizione ha tramandato di padre in figlio, prima da casa a casa e da famiglia a famiglia, poi di seguito con i primi artigiani e le prime piccole aziende familiari e infine con le grandi imprese a livello nazionale e di esportazione. Continue reading