L’ODISSEA DEL LIBRO PERDUTO – LE SIRENE

Io, Lusa e i quattro ragazzi stavamo spingendo l’auto nel cuore della notte.

Gli altri ridevano, scherzavano e cantavano nel cuore della notte, mentre io ero l’unico a vedere la situazione per come stava: eravamo senza macchina, alle quattro e mezza del mattino a più di un’ora a piedi dalla nostra meta, senza nemmeno un soldo per un taxi.

«Potete fare un po’ di silenzio!» sbottai a un certo punto, seccato.

Tutti mi guardarono stupiti.
Il ragazzo tedesco mi guardò con un sorriso sornione. Poi intonò una nuova canzone nella sua lingua. Dal rossore sempre più acceso delle sue guance e dalla risata facile che lo scuoteva, intuii che le parole del suo canto non dovevano essere adatte alle orecchie di tutti.

Rassegnato all’idea, domandai a Roberto, l’amico di Lusa: «Quanto manca per questo meccanico?» Continue reading