di Mattia Macchiavelli
Non è nuova, Metro-Polis, al tema della musica e alla volontà di esplorare questa dimensione dell’arte così ricca di emozioni e curiosità. Già nel 2015, infatti, abbiamo dedicato uno dei nostri Aperitivi a tema al rapporto tra musica e poesia, dando vita a una vera e propria lezione concerto su Lied e mélodie.
Non solo, abbiamo successivamente ospitato anche Coristi per caso, un coro di canto a cappella dal vasto e composito repertorio musicale. Esempi di una relazione antica ma mai abbastanza frequentata, tanto che, quest’anno, abbiamo voluto dedicare un nuovo appuntamento a questo tema, cambiando ancora una volta la prospettiva.
È ferrea convinzione di Metro-Polis che la cultura sia un elemento determinante per agire sulla realtà che ci circonda, uno strumento di cambiamento e di rivoluzione. Proprio per questo motivo i nostri incontri hanno spesso una declinazione civica e vanno a costruire relazioni significative tra mondi che non sempre dialogano tra loro. Ne è un esempio lo scorso Aperitivo a tema, dedicato a Teatro e impegno civico, in cui abbiamo riflettuto su come l’universo teatrale abbia non solo profonde radici civiche ma anche – e soprattutto – un immenso potenziale di trasformazione sociale.
Così, per questo novembre, abbiamo voluto compiere un’operazione analoga sul mondo musicale, accendendo i nostri riflettori sul Linguaggio sociale della musica. Come possono le note agire sulla nostra quotidianità? Come può uno strumento musicale sconfiggere le discriminazioni in cui siamo immersi? Come può il canto farsi soggetto di rivendicazione?
Ne discuteremo insieme con tre ospiti d’eccezione.
Sarà con noi Giovanni Pedrazzoli, violinista, il quale ci racconterà come la musica orchestrale possa farsi linguaggio universale, capace di travalicare le barriere geografiche, linguistiche e culturali; Giovanni fa parte dell’Orchestra senza spine, meravigliosa realtà bolognese già protagonista di una delle nostre Cene di Caterina. Ci accompagnerà in questo viaggio anche Nicola Mainardi, presidente di Komos – Coro gay di Bologna, un fiore all’occhiello della nostra città, impegnato nella rivendicazione delle istanze LGBT+ attraverso il canto corale. Infine, avremo con noi Alessandro D’Argento, già nostro ospite in qualità di organizzatore del Cineclub Bellinzona, oggi presente nelle vesti di insegnate di musica, con cui analizzare il legame prezioso tra musica ed educazione.
Una serata da non perdere, quindi, in cui divertirsi insieme facendo cultura, proprio come recita il nostro motto: «Il divertimento è una cosa seria».
Vi aspettiamo domenica 27 ottobre, presso il Centro socio ricreativo culturale Stella, dalle 19:00 in poi!