APPETIZER BOOKS: UNA VITA A POSTO – ALICE TORRIANI

di Francesco Colombrita

Edito Fandango, 2018

Se si potesse svoltare l’angolo in fondo alla strada, come fosse la piega tra lo spazio e il tempo, sbucando in una dimensione diversa, seppur simile, che appaia come un sogno, inizialmente, non lo faremmo tutti? Non tanto per fuggire da qualcosa, forse più per prendere una pausa. Un attimo di quiete nel flusso incostante della nostra vita. Giovanni Guicciardini si dibatte tra crisi di mezza età e noia esistenziale, guardando di soppiatto le forme sussurrate di ogni donna che incontra, meditando sulla sterilità delle sue giornate. Una sera però incontra una ragazza, per caso ci beve qualcosa. 

La mattina dopo si sveglia ed è certo fosse un parto della propria mente durante il sonno. Eppure c’è qualcosa di strano. Una serie di pensieri che sembrano più tangibili del solito, persone per strada che si comportano in modo sospetto. Attirano l’attenzione che prima non avrebbero nemmeno sfiorato. In ogni caso si va avanti con la propria vita, tra svogliate lezioni di pittura e chiacchiere con la moglie, attrice talentuosa ma non di successo. Se avesse trovato proprio quel varco, quell’apertura, giusto uno spiffero, per dare uno sguardo in una dimensione diversa? Tra pulsioni nascoste e l’inesorabilità della nostra realtà inizia a oscillare un pendolo che rischia di sgretolare ogni cosa.

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