di Francesco Colombrita
Il movimento è stato da sempre una caratteristica dell’umanità. La Storia, in particolare quella antica, è cadenzata dal ritmo di popoli e persone che da un luogo ne raggiungono un altro. L’infinito incedere di passi che compiono chilometri e chilometri, in cerca di risorse, possibilità, speranza o ricchezza. La stessa Europa, rapita da Zeus, era figlia di Agenore, re di Tiro.
Arrivava da oriente. E la mitologia greca a sua volta è una di quelle che sembra discendere dalla migrazione principe delle nostre origini: quella delle popolazioni indoeuropee. Quella stessa cultura che si evoca spesso a ricordo delle origini dell’Occidente è storicamente e mitologicamente legata alla migrazione, quando non all’invasione. Dall’esodo derivato dalla distruzione di Troia, in molti fuggirono per mare, una distesa antica e impervia, per anni, decenni; alcuni senza poter tornare alla propria dimora (è il caso di Odisseo) altri a crearne una nuova. È Enea a giungere sulle coste della nostra penisola a dare origine a quella che diverrà Roma, e il suo racconto è l’Eneide. Dal mito alla storia il passo è breve. Quella greca in età arcaica è costellata di migrazioni di esuli che fuggono da povertà e tirannia creando città ovunque il Mediterraneo permetta loro di arrivare: Siracusa fu fondata da coloni esuli da Corinto; Napoli da cumani che giungevano dall’Eubea; gli stessi popoli fondarono Nizza, Marsiglia. E così via, infiniti esempi costellano poi dopo il mondo antico anche tutto il medioevo, e oltre. L’Europa nasce dalla migrazione e non ha mai smesso di viverla. Le lunghe distanze, la fatica interminabile e la morte erano e sono ancora oggi aspetti inestricabili da quel viaggio che milioni di persone sono costrette a compiere. Si parla dunque di muri, confini, segni tracciati con un bastone sulla terra a delimitare un’idea, o poco più. Ma se quelle barriere, a un certo punto, svanissero?
La Biblioteca di Babele, il club del libro targato Metro-Polis, si riunirà il 9 giugno alle 18 per indagare il tema della migrazione con la lettura di Exit West di Mohsin Hamid, al Centro Socio Ricreativo Culturale Stella, in via Ludovico Savioli 3.