TUTTO È POLITICA: PESCI – IL DONO DELLA VEGGENZA

di Rosalba Granata

«Ognuno chiama barbarie quello che non è nei suoi usi. Per cui siamo portati a giudicare selvaggi o barbari tutti quelli che non ci somigliano. Sembra infatti che noi non abbiamo altro punto di riferimento che l’esempio e l’idea delle opinioni o degli usi del paese in cui siamo»

(Montaigne, Saggi)

Montaigne. Saggi. Prima edizione 1588

È l’illuminante osservazione sulla relatività del concetto di barbarie con cui Montagne si inserisce nel dibattito sui «selvaggi» che si era sviluppato nell’Europa del Cinquecento dopo la scoperta di nuovi territori e nuove popolazioni al di là dell’Atlantico.

Per Montaigne non esistono valori assoluti, sottolinea che i nostri parametri morali e i nostri giudizi dipendono dalla consuetudine e dall’opinione comune che cambiano nelle diverse epoche e nei diversi luoghi. Non quindi contraddizione civiltà-barbarie ma piuttosto una pluralità di culture. Critica perciò l’atteggiamento eurocentrico proprio dell’uomo occidentale.
I suoi Saggi sono considerati una delle opere più significative e originali del suo tempo ed è collocato tra i pionieri del pensiero moderno. Nel clima feroce delle guerre di religione si fece portatore di una visione laica e tollerante. Contrario a ogni fanatismo condanna le dottrine troppo rigide e le certezze cieche. Nella sua opera vi è ancora la rinascimentale centralità dell’uomo ma visto nella sua mutevolezza e fragilità. È per Eugenio Scalfari «Il primo moderno»(1). Continue reading

BIBLIOTECA DI BABELE – LA STREGA VEGGENTE

di Rosalba Granata

«Ecco dove accadde. Lei è stata qui. Questi leoni di pietra, ora senza testa, l’hanno fissata. Questa fortezza, una volta inespugnabile, cumulo di pietre ora, fu l’ultima cosa che vide… Vicine, oggi come ieri, le mura ciclopiche che orientano il cammino: verso la porta dal cui fondo non fiotta più sangue. Nelle tenebre. Nel macello. E sola.
Con questo racconto vado nella morte…»

Questo è il suggestivo Incipit di Cassandra, la protagonista aspetta la morte davanti alla Porta dei Leoni di Micene e in quel momento si dipana davanti a lei tutto il suo passato. 

È l’unica che vede nell’accoglienza trionfale da parte di Clitemnestra del marito Agamennone il massacro che sta preparando. Vede il tradimento. Vede il sangue.  Continue reading

RUBRICA ASTROLOGICA – PESCI (parte 2)

Una  scrittrice dei Pesci: Christa Wolf 

1_medea_vociLa donna dei Pesci vive intensamente il mondo delle emozioni, è ricettiva ed empatica. Questo la porta spesso ad una condivisione della sofferenza fino allo spirito di sacrificio.
La Luna esaltata nel segno1 le dà una accentuata femminilità.
Vorrei dedicare questo ultimo numero della Rubrica Astrologica a Christa Wolf2, e segnalare due libri bellissimi che mi stanno particolarmente a cuore: Cassandra (1983) e Medea (1996).
Cassandra la veggente. Medea la maga.
Sono tra le figure più affascinanti del Mito e la Wolf le fa riemergere dal  passato e noi le sentiamo vicine, attraverso le loro voci comprendiamo meglio noi stesse e il nostro presente.

«Ecco dove accadde. Lei è stata qui. Questi leoni di pietra, ora senza testa, l’hanno fissata. Questa fortezza, una volta inespugnabile, cumulo di pietre ora, fu l’ultima cosa che vide… Vicine, oggi come ieri, le mura ciclopiche che orientano il cammino: verso la porta dal cui fondo non fiotta più sangue. Nelle tenebre. Nel macello. E sola.
Con questo racconto vado nella morte…»

Questo è il suggestivo Incipit di Cassandra, la protagonista aspetta la morte davanti alla Porta dei Leoni di Micene e in quel momento si dipana davanti a lei tutto il suo passato, lo sgretolarsi della sua civiltà e «i piani temporali si intersecano fittamente»3 così come la voce della scrittrice si intreccia con quella del personaggio. Continue reading