CARA METRO-POLIS TI SCRIVO: RIENTRO IN CLASSE

Nasce una nuova rubrica sul blog di Metro-Polis, uno spazio per tutte le lettrici e per tutti i lettori che desiderano condividere con noi alcuni pensieri: Cara Metro-Polis, ti scrivo. Un modo per sentirci ed essere più vicini e una cornice all’interno della quale pubblicheremo messaggi o email che arriveranno in redazione. Se desiderate scriverci, potete farlo all’indirizzo redazioneblog@metropolisbologna.it! 

Post di Lorenza Errani del 05/05/2020

Non ho un profilo pubblico e mi leggono solo gli amici quindi la mia voce non può andare lontano.
Non sono neppure il tipo che normalmente faccia queste cose e tenti di mobilitare le piazze. 
Ma non voglio arrivare a settembre con il dubbio di non avere fatto nulla per i miei figli e accettare passivamente quello che ci verrà falsamente propinato come “interesse dei ragazzi”.

Pur nella consapevolezza di essere un topolino che si accinge a voler combattere contro un elefante, chiedo a tutti coloro che condividono con me l’idea che (consentendolo la situazione sanitaria ed in sicurezza) i nostri figli a settembre rientrino a scuola TUTTI e TUTTI I GIORNI, di sensibilizzare altri genitori della necessità di farsi sentire e di scrivere ai dirigenti di tutti gli istituti scolastici.
Se le classi dovranno essere dimezzate per garantire il distanziamento occorrerà prevedere ulteriori spazi (prefabbricati nei cortili e giardini, utilizzare palestre, mense, corridoi, trovare locali nuovi) o fare turni mattina e pomeriggio.
Ma basta didattica a distanza.
Io ho avuto esperienze eccellenti di didattica a distanza per i miei figli in questi mesi ma è indubbio che non sia la stessa cosa che la didattica di persona. E poi io sono fortunata, scuole eccellenti e prof in grado di fare lezione da subito adeguandosi all’emergenza che non smetterò mai di ringraziare. Ma quante scuole sono state così? Quanti ragazzi in Italia hanno avuto la mia fortuna? La realtà è purtroppo ben nota a tutti. Ci sono ragazzi di serie A e di serie B e mai come in questi mesi la differenza tra luoghi, regioni, classi sociali e possibilità economiche è stata così evidente. Le mie amiche con figli disabili hanno gestito completamente sole l’emergenza. Chi aveva fatto passi in avanti ha perso in gran parte le abilità raggiunte. E’ inutile, la didattica a distanza non funziona se non per due/tre mesi di emergenza. In questi mesi chi ha potuto economicamente ha integrato la didattica con lezioni private di ogni genere e tipo per non perdere l’anno e garantirsi preparazione di eccellenza. E gli altri? Le scuole private stanno già promettendo classi da 15, turni e garanzia di ritorno a scuola . E gli altri?
Nei prossimi giorni si terranno i consigli di istituto e si discuterà anche delle modalità dei recuperi a settembre e della ripresa.
Io nel mio piccolo ho chiesto ai rappresentanti di istituto del liceo Minghetti di portare in consiglio l’istanza, lo chiederò anche a quelli dell’IC 20 e scriverò ad entrambe le dirigenti.
Chiedo a quelli che condividono di fare altrettanto e di adoperarsi per sensibilizzare ed aggregare genitori, farsi sentire nei vari consigli di istituto e scrivere direttamente ai dirigenti scolastici.
Se tutti facciamo sentire la voce dei genitori che poi è quella dei nostri figli può darsi che qualcuno di illuminato e che abbia a cuore i ragazzi e chiara l’importanza della scuola fisica e non virtuale nella loro formazione ci ascolti.
Altrimenti le voci saranno sempre quelle di altri.
Altrimenti avremo sempre il rimorso di non avere fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità

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