Nasce una nuova rubrica sul blog di Metro-Polis, uno spazio per tutte le lettrici e per tutti i lettori che desiderano condividere con noi alcuni pensieri: Cara Metro-Polis, ti scrivo. Un modo per sentirci ed essere più vicini e una cornice all’interno della quale pubblicheremo messaggi o email che arriveranno in redazione. Se desiderate scriverci, potete farlo all’indirizzo redazioneblog@metropolisbologna.it!
Email di Paola Falleroni del 17/05/2020
Non so se è stato un atto di amorosa fiducia a far si che me lo chiedesse o la disperazione della cruda realtà…
So che soltanto la pandemia di Covid 19, nell’anno del signore 2020, il giorno 16 del V mese- un maggio glorioso – ha fatto si che l’uomo della mi alma, padre di mio figlio, porgendomi l’apposito, nuovissimo, strumento mi dicesse con un malcelato tremito nella virile voce «Taglia».
Era il timore di divenire un novello Sansone alla mercè di Dalila??
Lo sgomento di affidare ad una neofita barbitonsora, fin troppo vogliosa di sperimentare, il suddetto marchingegno?
So che ormai alea jacta erat e cosi ,mi posi all’opra.
Dapprima timorosa di creare un effetto Ultimo dei Mohicani partii con mano leggerissima, ma la macchinetta rispondeva poco alla levità e l’uomo della mia vita, insoddisfatto e desideroso di arrivare al fine del sacrificio, esortava «Dai, vai con più forza» cosi spronata, messe da parte le remore, esercitando una maggiore pressione, ripresi a percorrere il caro capo con altra energia…
Cadevano le ciocche, e presa ormai da un sacro fuoco misi mano anche a pettine e forbice, svelando un naturale, ma da me sempre sospettato, talento di stilista dei capelli… Alfine capii da chi Nicolò aveva preso quel compiaciuto gene che da piccolissimo lo portava a raccogliere tutti i pettini che trovava, inerpicarsi sul divano, chiamare il maschio genitore, farlo sedere davanti a sé e dirgli «Adesso ti faccio una bella capellatura a corona».
Anche la mia era una «bella capellatura» tanto da spingere quell’uomo senza fede a dire «Ma che bella testa che mi hai fatto!!».
Insomma …son «soddisfassioni»… dicono qui.