ASTRI E PITTRICI – BILANCIA

Suzanne Valadon – La bellezza esibita, la bellezza negata

di Rosalba Granata

Pierre Auguste Renoir, Ballo in città

Suzanne Valadon, vissuta nella vivace e tumultuosa Parigi tra fine Ottocento e primo Novecento, è stata un’artista dalla personalità originale, anticonformista e affascinante.

Bellissima appare in elegante abito bianco nel famoso dipinto Ballo in città di Renoir.

Non è di famiglia agiata né figlia di pittori come gran parte delle artiste del tempo. La madre è una donna poverissima della provincia francese che, quando si ritrova con una bambina illegittima, si reca a Parigi in cerca di lavori. Lavori umilissimi.

Nell’infanzia conduce una vita randagia e senza oraria Montmartre che era ancora un quartiere immerso nella campagna, sulla collina alla periferia di Parigi. Un piccolo mondo a sé caratterizzato da rigogliose vigne, piccoli frutteti e mulini a vento. Gli affitti a basso costo lo rendevano residenza prediletta di numerosi pittori. A fine ‘800 cominciarono a sorgervi locali, bordelli e cabaret, alcuni dei quali divenuti leggendari, come il Moulin Rouge, il Moulin de la Galette o Le Chat Noir.

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ASTRI E ARTE – PESCI: LA LUCE DI RENOIR E L’INFINITO DI MICHELANGELO

Quando si osserva il tema natale del Pesci Renoir si comprende come possa essere definito pittore della Gioia. Sole, Urano, Mercurio sono nel sensibile e fantasioso Pesci. Ma Luna e Venere si trovano in Ariete, segno di fuoco vitale e passionale, e Giove in Sagittario forma con questi pianeti splendidi trigoni.

Due sono gli astri dei Pesci: Nettuno e Giove. Quasi sempre quando pensiamo a questo segno pensiamo alle caratteristiche nettuniane, ma in Renoir la dominante è decisamente gioviale.

Se non mi divertissi non dipingerei” è la frase di Renoir che viene sempre ricordata in ogni sua biografia ed è sicuramente una delle chiavi interpretative delle sue opere. Vuole dipingere cose amabili, allegre e belle. Ritiene che ci siano già abbastanza cose noiose nella vita senza che ci si metta a crearne altre.

Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela (131 cm x 175 cm), Museo d’Orsay, Parigi.

Nel Ballo al Moulin de la Galette del 1876 vediamo attuati i principi più innovativi dell’impressionismo: l’attimo luminoso e le ombre colorate. Il dipinto ritrae la scena di un ballo popolare all’aperto presso un vecchio mulino a Montmartre. Il pittore si lascia incantare dalla bellezza del movimento allegro della folla e cerca di riprodurne lo stato d’animo gioioso e spensierato. Coglie l’effetto del sole sulle coppie danzanti, sugli alberi, persino sul suolo. La luce gioca sul dorso dell’uomo seduto, sul bellissimo abito rigato della donna. Brilla sui volti, sul mento della signora in primo piano, sulle vivaci pagliette, sui cilindri e sui capelli delle signore.

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