LEGGERE LA NAKBA – PARTE 3

di Federica Stagni

Quello che segue è il testo scritto da Federica Stagni e letto durante il nostro Aperitivo a Tema Leggere la Nakba del 14 maggio 2023.

LEGGERE LA NAKBA – PARTE 1
LEGGERE LA NAKBA – PARTE 2

INTIFADA E OSLO
I Palestinesi non sono però rimasti inerti davanti a questo susseguirsi di tragedie e nel 1986 hanno dato vita a una rivoluzione di massa, l’Intifada, caratterizzata da scioperi, proteste e mobilitazioni in tutta la Palestina storica che chiedevano la fine dell’occupazione.

La prima intifada ha visto la partecipazione politica delle donne palestinesi che sono entrate prepotentemente sulla scena pubblica. A questo proposito Donatella ci leggerà una poesia di Fadwa Al-Tuqan, poetessa palestinese che narra dell’Intifada. Fadwa (1917-2003) è una fra le prime a sfidare la metrica tradizionale, sperimentando nuove forme e linguaggi. In particolare, Fadwa Tuqan abbandonò i toni pacati e melanconici della prima produzione che caratterizzavano il periodo della Nakba per avvicinarsi alla poesia nazionalista con accenti accesi e polemici. La poesia che leggiamo oggi è una traduzione “pirata” che circola su internet, non è una traduzione ufficiale, perché, come possiamo immaginare gli autori ma soprattutto le autrici palestinesi sono state ampiamente sotto tradotte. Tuqan è stata però largamente tradotta in inglese, ma purtroppo la traduzione della sua opera dall’arabo all’italiano ancora non esiste. Le proteste dell’Intifada hanno generato un movimento di massa che ha spinto le élite politiche Israeliane e Palestinesi ad incontrarsi per intraprendere una via diplomatica. La via diplomatica ha portato agli accordi di Oslo, una soluzione che doveva essere ad interim di una durata di 5 anni e che ha invece bloccato la condizione palestinese di occupazione e apartheid fino ad ora. Gli accordi di Oslo hanno formalizzato l’assetto istituzionale dell’occupazione creando un’autorità palestinese priva di sovranità e che non ha controllo su gran parte dei suoi territori e risorse. Questo garantisce ad Israele di continuare lentamente nella sua opera di colonizzazione aumentando gli insediamenti in Cisgiordania e mantenendo lo stesso governo militare sulla popolazione palestinese dal 1967. Israele porta avanti quello che Ilan Pappé chiama un genocidio incrementale nella Striscia di Gaza. Io ritengo che questa definizione si possa estendere anche al resto dei territori occupati. Dall’inizio di quest’anno sono morti 133 palestinesi e una minoranza vive a Gaza. Le strategie di occupazione, appropriazione della terra ed eliminazioni dei nativi continuano, la Nakba continua fino ai giorni nostri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.