di Beatrice Collina
Mentre inizio a scrivere, l’aria fuori dalla finestra si è fatta di colpo più fresca. Dopo molte settimane, il caldo si è finalmente allentato, tira un venticello frizzante, il sole condivide il suo spazio con nuvoloni veloci che si rincorrono in cielo. Tutti segnali che cominciano a preannunciare la fine dell’estate e il ritorno di periodi intensi. Un po’ di nostalgia, forse, ma anche tanta energia, tante idee, tanti stimoli per quello che ci aspetta nei prossimi mesi. E anche noi di Metro-Polis siamo già pronti a ributtarci a capofitto nelle attività che abbiamo in calendario da qui a fine anno.
Settembre ci accoglie con un Aperitivo a Tema in qualche modo inedito, che abbiamo fortemente desiderato, e che ci permetterà di esplorare l’affascinante mondo del teatro. Siamo orgogliosi ed emozionati di aprire le porte della nostra Associazione a una delle più prestigiose realtà bolognesi, ovvero L’Arena del Sole, di cui scopriremo la ricca Stagione 2018/2019 insieme al professore Giacomo Pedini. Si aggiunge così un decisivo tassello a un rapporto che Metro-Polis e L’Arena del Sole hanno iniziato a tessere già da alcuni mesi: ricordiamo le diverse rappresentazioni teatrali che, strettamente inerenti ai temi dei nostri incontri, abbiamo tenuto a segnalare di volta in volta alle socie e ai soci, nonché la convenzione stipulata in occasione dello spettacolo La classe operaia va in paradiso, che ha visto protagonista, tra gli altri, Donatella Allegro, già nostra ospite in passato. Continue reading


Spesso in Metro-Polis abbiamo incontrato la poesia ma sempre in maniera più o meno tangenziale, quasi un incontro fortuito, di quelli inaspettati e meravigliosi. Sono state le scarpette rosse di Joyce Lussu, ad esempio, lette con voce emozionata ed evocativa in occasione della giornata della memoria; oppure i versi di poeti e poetesse dedicati al tema del viaggio, protagonisti di un Aperitivo a Tema in pieno stile Metro-Polis di qualche estate fa; o, ancora, citazioni di Emily Dickinson che divengono voce del proprio sé e il ‹‹Fiore di poesia›› di Alda Merini come