MERCOLEDÌ 27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA.

di Angelo Errani

Citazione da Primo Levi:

«Pannwitz è alto, magro, biondo; ha gli occhi, i capelli e il naso come tutti i tedeschi debbono averli, e siede formidabilmente dietro una complicata scrivania. Io, Haftling 174517, sto in piedi nel suo studio che è un vero studio, lucido, pulito, ordinato, e mi pare che lascerei una macchia sporca dovunque dovessi toccare. Quando ebbe finito di scrivere, alzò gli occhi e mi guardò.

Da quel giorno io ho pensato a Pannwitz molte volte e in molti modi. Mi sono domandato quale fosse il suo intimo funzionamento di uomo, come riempisse il suo tempo, all’infuori della polimerizzazione e della coscienza indogermanica; soprattutto quando io sono stato di nuovo un uomo libero, ho desiderato di incontrarlo ancora, e non già per vendetta, ma solo per una curiosità dell’anima umana. Perché quello sguardo non corse fra due uomini; e se io sapessi spiegare a fondo la natura di quello sguardo, scambiato come attraverso la parete di vetro di un acquario fra due esseri che abitano mezzi diversi, avrei anche spiegato l’essenza della grande follia della terza Germania. Continue reading

SIAMO TUTTI PALESTINESI

di Federica Stagni

L’astensione di novantotto senatori al voto per l’istituzione di una Commissione contro l’odio e la discriminazione razziale è un fatto molto grave. Il 31 ottobre la mozione per istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo, proposta dalla senatrice a vita Liliana Segre non ha ottenuto l’unanimità come sperato. Al contrario l’aula del Senato l’ha approvata con 151 voti favorevoli, nessun voto contrario e 98 astensioni. Il voto unanime di tutto il Senato sarebbe stato un segnale forte e simbolico. La Lega e FDI si sono astenuti sulla costituzione della commissione proposta dalla senatrice contro chi istiga all’odio e alla violenza. A questo sono seguite minacce, insulti e la comparsa di uno striscione contro l’evento organizzato dalla Senatrice a vita nella notte del 5 Novembre. In questi episodi si può osservare una matrice razzista e antisemita. Infatti, la persona coinvolta, Liliana Segre, è stata attaccata sulla base della sua identità religiosa in quanto ebrea sopravvissuta a uno degli eventi più tragici della storia europea del secolo scorso. Diversamente, esprimere idee di natura critica nei confronti dello stato d’Israele non è un’espressione di antisemitismo paragonabile a insulti razzisti. Continue reading