IL MARE E I SUOI MITI
Miti nella letteratura, miti nel tempo: I Veggenti. Cassandra e Tiresia
Nei miti greci molto era implicito che per noi è perduto. Platone ancora riconosceva i “fregi nel cielo”. E riteneva che quei fregi fossero le “immagini più belle e più precise” nell’ordine del visibile. A noi sembra invece precluso percepire un ordine, e tanto più un movimento dentro quell’ordine… Abbiamo perso la capacità, anche ottimistica, di situare i miti nel cielo… Eppure in questa stoffa tagliuzzata, in quelle storie monche degli dèi possiamo ancora avvolgerci. E dentro il mondo, come dentro alla nostra mente, quella stoffa continua a tessersi. (Calasso)
IL MARE
Oltre l’isole egee d’antichi fatti
certo udisti suonar dell’Ellesponto
i lidi, e la marea mugghiar…1 Continue reading
DEUCALIONE E LA NUOVA UMANITÀ
INVOCAZIONE A SATURNO
“Alla musica dolce di Orfeo, cessava il fragore del rapido torrente, e l’acqua fugace, obliosa di proseguire il cammino, perdeva il suo impeto… Le selve inerti si movevano conducendo sugli alberi gli uccelli; o se qualcuno di questi volava, commuovendosi nell’ascoltare il dolce canto, perdeva le forze e cadeva… Le Driadi, uscendo dalle loro querce, si affrettavano verso il cantore, e perfino le belve accorrevano dalle loro tane al melodioso canto […]“. (Seneca)