di Rosalba Granata
«Si affacciò alla ringhiera che gli arrivava alle spalle e si abbandonò alla contemplazione del panorama. Non riusciva a vedere il suolo. Era invisibile, nascosto dalle complesse strutture create dall’uomo. Fino all’orizzonte non poteva vedere altro all’infuori del metallo che si estendeva in un grigio uniforme contro il cielo. Sapeva che era così tutta la superficie del pianeta. Non vedeva alcun segno di movimento … ma sapeva che sotto quella crosta metallica fremeva ininterrotto il traffico intenso di miliardi di uomini.» (Cronache della galassia, Asimov, 1951)
Un pianeta rivestito di acciaio, e sotto la vita pulsante. Questa può essere un’immagine simbolica del Capricorno, un’armatura lo difende e solo a chi vuole rivela la sua natura. Continue reading