GREEN IN PILLOLE – ISTERIA

Linda GreenIl termine ‹‹isteria››, ormai scomparso dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), denota un complesso quadro clinico caratterizzato da sintomi non unitari e dalla presenza di disordini di natura psicosomatica. Se ne documentano alcuni casi già in papiri risalenti all’antico Egitto, mentre la parola appare per la prima volta nel trentacinquesimo aforisma del Corpus Hippocraticum, in cui è possibile leggere: ‹‹Se una donna soffre di isteria, sternutire è di beneficio››.

Regina indiscussa e charmat delle patologie del 1800, l’isteria domina l’immaginario maschile e patriarcale da molti secoli, plasmandone azioni e contemplazioni. Il termine stesso, che deriva dal greco ὑστέρα (hystera), ovvero ‹‹utero››, è il bisbiglio nemmeno troppo discreto di come la medicalizzazione coatta di un organo abbia reso una patologia prettamente femminile, ad uso e consumo del femminino. Continue reading

GREEN IN PILLOLE – HAUTE COUTURE

Linda GreenLetteralmente ‹‹Alta Moda››, è una locuzione indicante quel settore della fashion industry  deputato alla creazione di abiti di lusso.

Ho sempre trovato particolarmente affascinanti quelle teorie sulla moda con cui quel pazzerello di Georg Simmel cercava di conquistarmi durante le nostre serate alcoliche.
Nella moda, egli sosteneva, si sostanzia la presenza di due impulsi, pari per forza, opposti per meta: da un lato il bisogno di conformità, quella spinta al riconoscersi all’interno di un gruppo e, conseguentemente, all’uniformarvisi; dall’altro la necessità di spiccare, di venir fuori, di contraddistinguersi proprio dagli altri esponenti del medesimo gruppo.  Una dialettica polare, dunque, tra conformità e differenziazione. Continue reading

GREEN IN PILLOLE – GASPARRI MAURIZIO

schermata-2015-02-22-alle-16-08-28Gasparri Maurizio, noto ai più semplicemente come Gasparri, è un comico italiano nato a Roma il 18 luglio 1956.

Vero e proprio maestro nella nobile arte del Metodo Stanislavskij, dal 1988 egli si dedica alla critica socio-decostruttivista della contemporaneità, inscenando perennemente il ruolo del politico italiano.
L’impeccabile maestria nel modulare la prosodia, l’eloquio finemente cesellato e l’arguzia della proposta mediocrità gli hanno valso numerose nomination ai più prestigiosi premi del settore. A cavallo tra la maschera della commedia dell’arte cinquecentesca e lo straniamento di brechtiana memoria, Gasparri si eleva ad apologeta della boutade: la povertà del pensiero, la piccolezza delle forme e l’aridità del suo galleggiare vanno condensandosi in una cifra stilistica peculiare e sopraffina. Continue reading

GREEN IN PILLOE – FAVOLE AL TELEFONO

schermata-2015-02-22-alle-16-08-28FAVOLE AL TELEFONO

‹‹Favole al telefono›› è un’opera di Gianni Rodari pubblicata da Einaudi nel 1962. Rodari, genio indiscusso e indiscutibile, unico italiano vincitore del premio Premio Hans Christian Andersen nel 1970, è autore, tra le altre opere, del grande classico pedagogico ‹‹Grammatica della fantasia››.

Il ragionier Bianchi, rappresentante di commercio di Varese, è costretto a viaggiare per lavoro sei giorni su sette. La figlia, tuttavia, non riesce ad addormentarsi senza una favola del papà (quelle della mamma ormai le conosce a memoria perché gliele ha già raccontate tutte almeno tre volte); così ogni sera, alle nove in punto, il ragionier Bianchi chiama la bambina narrandole una storia. Alcune, certo, molto brevi, anche perché i gettoni del telefono li paga di tasca sua; tutte, però, piene di meraviglia: le centraliniste di Varese sospendono addirittura le telefonate pur di ascoltarle… Continue reading

GREEN IN PILLOLE – ERGON

ERGON

Linda Green‹‹ ἔργον, -ου, τὸ ›› in greco antico: ‹‹atto, azione, esecuzione›› ma anche ‹‹gesta, impresa, lavoro, opera››.

Il termine ergon indica il compiersi di un’azione e può essere quindi  inteso come ‹‹opera››, come prodotto di tale operazione;  spesso in associazione con la nozione di fatica e di difficoltà nella realizzazione, lo si può anche interpretare come ‹‹lavoro››. Si badi bene a non dimenticare che, con l’adorabile Aristotele, ergon assume il significato stesso di ‹‹operazione››:  quell’attività  tesa a realizzare qualcosa in vista di un fine o di uno scopo.

Per noi piccole schegge d’entropia, ergon è come l’accudire una graziosa orchidea tropicale: dobbiamo dedicare a noi stessi un giusto tempo, delle cure necessarie e un’attenzione più che adeguata se vogliamo permetterci una splendida fioritura. Occorre essere aruspici di viscere inconsce, ventriloqui di voli sinaptici e sacerdotesse di sibilline intenzioni. Nell’infausta bufera dell’insensatezza dobbiamo essere capaci di salvare un nostro senso, come piccole ginestre, tendendo a noi stessi con disperata meraviglia.
In sintesi: Itaca sta nei Nostoi. Continue reading

GREEN IN PILLOLE – DOMODOSSOLA

DOMODOSSOLA

schermata-2015-02-22-alle-16-08-28Domodossola, centro principale della Val d’Ossola, è un comune italiano di 18.307 abitanti, della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, situato in Piemonte.

Laure Junot d’Abrantès, nota dai più come Duchesse d’Abrantès, nelle sue Mémoires historiques del 1831 scriveva: «En arrivant à Domo-Dossola, l’admiration me ferma la bouche; je ne vis que ce paradis qui se déployait devant moi.»1. Luogo misterioso e dal fascino arcano, più che una città realmente esistente, Domodossola si configura come un vero e proprio topos nell’immaginario comune dell’italiano medio.

La celebre espressione idiomatica ‹‹D di Domodossola››, consacrata all’eternità della storia da Mike Bongiorno (consiglio vivamente la lettura di Fenomenologia di Mike Bongorno ad opera del caro Umberto2), conferma a questo luogo uno statuto ontologico di mistica ed insopprimibile alterità.

In sintesi: utopia contemporanea. Continue reading

GREEN IN PILLOLE – CENSURA

schermata-2015-02-22-alle-16-08-28CENSURA

Con il termine ‹‹censura›› si è soliti definire il controllo della comunicazione e l’intervento su differenti forme di libertà (di espressione, di pensiero e di parola) da parte di un’autorità precostituita.
Di tutte le modalità di repressione di un’identità, individuale o collettiva che sia, l’autocensura è senza ombra alcuna la più barbara.

Quest’ineducata attitudine confina a nord con il totalitarismo, mentre a sud è prossima al pettegolezzo: parto maschio di storia e paura, essa presuppone una verità villana, vive di stolti chiacchiericci e spezza la dignità finalistica propria di ogni essere umano. Uno sgarbo nient’affatto charmant verso la seconda formulazione dell’imperativo categorico, lo squisito manicaretto del buon Kant.

In psicoanalisi la censura veste di un delizioso merletto ciò che è sconveniente e ci profuma con la gustosa fragranza della civiltà. Indispensabile durante i convenevoli, gentile funambola della noia, si rivela un’ottima alleata per quelle cene un po’ sofisticate.  In sintesi: come il giallo, difficile da portare. Continue reading

GREEN IN PILLOLE – BIGLIE

Linda Green

Per biglia (o bilia) si intende una sfera ludica di materiale duro: generalmente vetro ma è possibile rilevarne anche in plastica, acciaio, osso e, più raramente, in coccio. Il gioco delle biglie presenta molteplici varianti e regole ad esse connesse; storicamente, è rilevabile nell’Inghilterra Vittoriana il periodo di massima fortuna per questa attività, praticata da adulti e bambini.
Marlene Dietrich era solita affermare ‹‹Niente sarà mai uguale alla gioia di raccoglierle e di farle rotolare››: madeleine di malinconica potenza, le biglie mi riportano alle gazzarre fanciullesche, agli estivi soli che illuminano l’età d’oro della vita; esse sono il nonno che, con mano da muratore, dolcemente mi trascina sulla spiaggia, tracciando piste di gara e sentieri di sogno.

Ne amo i colori e il collezionarle all’interno di una bottiglia: misterioso obelisco di proibita bellezza, cangiante specchio d’una identità polimorfa in cui ogni diversità si fa poesia. In sintesi: un luogo dell’anima. Continue reading

GREEN IN PILLOLE – ANNA TATANGELO

Schermata 2015-02-22 alle 16.08.28ANNA TATANGELO

Anna Tatangelo, dal 2014 conosciuta solo come Anna, è una cantante italiana nata a Sora il 9 gennaio 1987, a tutt’oggi in carriera. Enfant prodige della musica italiana, vince il Festival di Sanremo nella categoria Giovani a soli quindici anni, sotto l’egida aurea di Pippo Baudo.

Anna è l’emblema delle magnifiche sorti e progressive del Bel Paese: con voce limpida ed evocativa, tecnica solida e padronanza della scena, riesce ad avvizzire ogni canzone, salmodiando desertificazioni testuali e pargoleggiamenti musicali. Incapace di rassegnarsi a una innegabile bellezza naturale, stucca il proprio volto con ecomostri di maquillage, giacendo inerme in dimensioni di princisbecco.

Nave senza nocchiere in gran tempesta, Anna Tatangelo assurge al rango di eidos per chiunque si industri nella sottile arte dello sciupare il proprio talento. In sintesi: fronzoli e falpalà.

Linda Green