di Lauro SerraAl riparo incerto
del balcone in fiore
coltivo le mie ansie
e accatasto i giorni.
di Lauro SerraAl riparo incerto
del balcone in fiore
coltivo le mie ansie
e accatasto i giorni.
di Il club del libro
Il club del libro targato Metro-Polis ha visto il suo secondo incontro dedicato al romanzo di esordio di Murakami Haruki, Nel segno della pecora. Uscito nel 1982 e scritto dopo due romanzi brevi, questo libro del celebre scrittore giapponese ha in nuce gran parte di quelle che sono le linee della poetica dell’autore.
Un giovane pubblicitario vive da anni in una sorta di limbo. Nulla di particolare o rilevante accade nella sua vita. Almeno da dieci anni dichiara di sentirsi staccato da sé stesso, lontano. Ma qualcosa è in agguato per cambiare tutto questo. Una piccola frattura, di poco conto, dà il via a una lunga presa di coscienza e a un viaggio. La direzione pare essere quella della consapevolezza. Murakami gioca in questo testo sull’ambivalenza che intercorre tra mondo onirico e realtà, alternandoli di frequente, tanto da far smarrire la certezza di dove ci si trovi. Continue reading
Edito da Einaudi, 2014, pp 454
Al giogo delle parole di un folle demiurgo, animale feroce tenuto al lazzo, sta il protagonista indiscusso e silenzioso di questo romanzo: il tempo. Fiera mansueta ma inarrestabile, ha scortato il narratore per tutta la vita. Quando era piccolo infatti Hayri Irdal, sul pianerottolo di casa, osservava sovente una pendola vecchia, rotta, che non mancava di suonare nei momenti più assurdi: spesso in concomitanza con la vita. Continue reading
Letteralmente ‹‹Alta Moda››, è una locuzione indicante quel settore della fashion industry deputato alla creazione di abiti di lusso.
Ho sempre trovato particolarmente affascinanti quelle teorie sulla moda con cui quel pazzerello di Georg Simmel cercava di conquistarmi durante le nostre serate alcoliche.
Nella moda, egli sosteneva, si sostanzia la presenza di due impulsi, pari per forza, opposti per meta: da un lato il bisogno di conformità, quella spinta al riconoscersi all’interno di un gruppo e, conseguentemente, all’uniformarvisi; dall’altro la necessità di spiccare, di venir fuori, di contraddistinguersi proprio dagli altri esponenti del medesimo gruppo. Una dialettica polare, dunque, tra conformità e differenziazione. Continue reading