GREEN IN PILLOLE – ERGON

ERGON

Linda Green‹‹ ἔργον, -ου, τὸ ›› in greco antico: ‹‹atto, azione, esecuzione›› ma anche ‹‹gesta, impresa, lavoro, opera››.

Il termine ergon indica il compiersi di un’azione e può essere quindi  inteso come ‹‹opera››, come prodotto di tale operazione;  spesso in associazione con la nozione di fatica e di difficoltà nella realizzazione, lo si può anche interpretare come ‹‹lavoro››. Si badi bene a non dimenticare che, con l’adorabile Aristotele, ergon assume il significato stesso di ‹‹operazione››:  quell’attività  tesa a realizzare qualcosa in vista di un fine o di uno scopo.

Per noi piccole schegge d’entropia, ergon è come l’accudire una graziosa orchidea tropicale: dobbiamo dedicare a noi stessi un giusto tempo, delle cure necessarie e un’attenzione più che adeguata se vogliamo permetterci una splendida fioritura. Occorre essere aruspici di viscere inconsce, ventriloqui di voli sinaptici e sacerdotesse di sibilline intenzioni. Nell’infausta bufera dell’insensatezza dobbiamo essere capaci di salvare un nostro senso, come piccole ginestre, tendendo a noi stessi con disperata meraviglia.
In sintesi: Itaca sta nei Nostoi. Continue reading

Il libro che mi ha cambiato la vita

Immagine 1‹‹Quando leggiamo, ci portiamo dietro le nostre origini:queste origini danno un valore, una cadenza, aggiungono un significato. È giusto che sia così: un libro non è soltanto i significati che comunica, ma i significati che vi aggiungiamo, garantiti, se non dalla correttezza intellettuale, dall’intensità del sentimento, dell’emozione, dell’affetto.

Il libro vero, quello con cui si dialoga più volte, al quale si ritorna, non conferma delle verità, ne offre di nuove, purché ci sia da parte nostra fedeltà e non conformismo, e resti viva la curiosità, il desiderio di ascoltare qualcuno che parla del nostro presente, al momento giusto. Perché il libro vero parla sempre al momento giusto: lo inventa lui, il momento giusto: con il colore della parola, con la singolarità della battuta, con il piacere della scrittura. Un libro vero va amato: lo si rilegge come si fa visita a un amico, ricordando insieme il passato e, nel ricordo del passato, celebrando il rapporto vivo col presente››.1

Con le parole di Ezio Raimondi2, Rosalba Granata e Daniela Zani3 hanno introdotto l’aperitivo a tema di Metro-Polis del 16/04/2014, svoltosi presso il Centro Sociale Anziani Giorgio Costa (Quartiere Porto – Bologna), e avente per titolo: Il libro che mi ha cambiato la vita.

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