APPETIZER BOOKS: CREATURA DI SABBIA – TAHAR BEN JELLOUN

41bnat-j4hl-_sx305_bo1204203200_Venite. Accorrete. Sedetevi in circolo qui attorno a me. Giusto ora, i minareti, si sono ricongiunti al silenzio del cielo. È un momento propizio perché mi ascoltiate. Quale che sia questa storia silente, prestate attenzione alle sfumature dell’animo che il vento tramuta in dune maestose; agli archi di cenere delle città del deserto; alle strade e i mercati in cui passeggiano infiniti racconti. È questo lo scrigno che la contiene; sono queste le pagine rubate alla sua solitudine; questa la storia che non finirò. Ahmed era il nome che le labbra cucite esprimevano al mondo. Nacque in un passato non troppo lontano, ottavo, dopo sette sorelle di cui il padre malediceva i natali, e venne posato in una culla già maledetta. Continue reading

Il libro che mi ha cambiato la vita

Immagine 1‹‹Quando leggiamo, ci portiamo dietro le nostre origini:queste origini danno un valore, una cadenza, aggiungono un significato. È giusto che sia così: un libro non è soltanto i significati che comunica, ma i significati che vi aggiungiamo, garantiti, se non dalla correttezza intellettuale, dall’intensità del sentimento, dell’emozione, dell’affetto.

Il libro vero, quello con cui si dialoga più volte, al quale si ritorna, non conferma delle verità, ne offre di nuove, purché ci sia da parte nostra fedeltà e non conformismo, e resti viva la curiosità, il desiderio di ascoltare qualcuno che parla del nostro presente, al momento giusto. Perché il libro vero parla sempre al momento giusto: lo inventa lui, il momento giusto: con il colore della parola, con la singolarità della battuta, con il piacere della scrittura. Un libro vero va amato: lo si rilegge come si fa visita a un amico, ricordando insieme il passato e, nel ricordo del passato, celebrando il rapporto vivo col presente››.1

Con le parole di Ezio Raimondi2, Rosalba Granata e Daniela Zani3 hanno introdotto l’aperitivo a tema di Metro-Polis del 16/04/2014, svoltosi presso il Centro Sociale Anziani Giorgio Costa (Quartiere Porto – Bologna), e avente per titolo: Il libro che mi ha cambiato la vita.

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