CINQUE TITOLI IN DOTE: IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA – TAHAR BEN JELLOUN

Per entrare a far parte di Metro-Polis non si richiede alcuna appartenenza politica o confessione religiosa, così come non è richiesta nessuna adesione a correnti di pensiero o credo ideologici.
L’unico invito che rivolgiamo a chi vuol diventare nostro socio, è quello di portarci in dono cinque titoli: possono essere titoli di libri, di film, di articoli di giornali, di canzoni, di poesie, di telefilm, di interviste, etc… L’importante è che questi titoli riflettano l’identità di chi li porta con sé in dote, in modo da poter costruire insieme l’identità collettiva di Metro-Polis.

In questa rubrica potrete trovare, mese per mese, i Titoli in Dote che i nostri soci hanno deciso di condividere.

IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA – TAHAR BEN JELLOUN

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APPETIZER BOOKS: INSONNIA – TAHAR BEN JELLOUN

di Francesco Colombrita

Edito da La nave di Teseo, 2019, 272 pagine

Che pensare di un uomo che non riesce più a dormire e si accorge di poter trovar riposo solo commettendo una serie di omicidi? «Ho ucciso mia madre» recita l’incipit dell’ultimo romanzo di Tahar Ben Jelloun, si comincia da lì. Un cuscino sul viso di una donna morente, quella che lo aveva dato alla luce, riporta alla vita il protagonista di Insonnia. Dopotutto non ci sarebbe motivo di provare sensi di colpa per aver posto fine alla vita di una persona già moribonda, abbandonata sul letto mentre le giornate si susseguono infinite. Il problema è quando si va esaurendo la capacità di questo atto di portare al sonno l’assassino. Romanzo surreale e provocatorio, Insonnia ci porta a riflettere sul concetto di colpa ed espiazione. In un gioco delle parti simbolico e onirico l’autore prende per mano un lettore probabilmente riluttante e lo trascina tra le pieghe di temi che già furono cari a Camus nello Straniero

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APPETIZER BOOKS: CREATURA DI SABBIA – TAHAR BEN JELLOUN

41bnat-j4hl-_sx305_bo1204203200_Venite. Accorrete. Sedetevi in circolo qui attorno a me. Giusto ora, i minareti, si sono ricongiunti al silenzio del cielo. È un momento propizio perché mi ascoltiate. Quale che sia questa storia silente, prestate attenzione alle sfumature dell’animo che il vento tramuta in dune maestose; agli archi di cenere delle città del deserto; alle strade e i mercati in cui passeggiano infiniti racconti. È questo lo scrigno che la contiene; sono queste le pagine rubate alla sua solitudine; questa la storia che non finirò. Ahmed era il nome che le labbra cucite esprimevano al mondo. Nacque in un passato non troppo lontano, ottavo, dopo sette sorelle di cui il padre malediceva i natali, e venne posato in una culla già maledetta. Continue reading

EDITORIALE: BUON COMPLEANNO METRO-POLIS!

_DSC3135Pisa_2016Il giorno 22/01/2016, presso il Centro Sociale Culturale e Ricreativo Giorgio Costa, si è celebrato il terzo compleanno della nostra Metro-Polis. Abbiamo voluto giocare, come sempre, tra cultura e leggerezza, così Rosalba Granata, nel suo articolo introduttivo dal titolo ‹‹Metro-Polis e il fascino del numero tre››, ci ha resi partecipi di una dimensione fascinosa e simbolica: il numero tre rappresenta l’armonia che riunisce insieme l’unione e l’espansione, la facoltà di adoperare al meglio la conoscenza acquisita e la capacità di elaborare nuovi sistemi di comunicazione.
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Il ventidue di gennaio, quindi, è per tutte e tutti noi una ricorrenza particolarmente significativa: in questa data, nel 2013, è stata fondata Metro-Polis e ha preso vita l’intero progetto associativo che ci ha portato ad essere quella polisensa comunità che oggi siamo. Gli anni delle associazioni, però, non si contano come gli anni dei bambini: non sappiamo ancora correre, né pronunciare per bene tutte le parole.
_DSC3157Pisa_2016C’è ancora molto da fare e tanto di più da esplorare, dobbiamo aprirci a quegli stimoli che provengono da dentro e da fuori di noi, in un’avventura insieme giocosa e coraggiosa. Possiamo farlo e possiamo farlo bene perché in questi anni siamo cresciuti robusti, fieri di quell’identità in divenire che rivendichiamo come insopprimibilmente nostra.  Continue reading

Il libro che mi ha cambiato la vita

Immagine 1‹‹Quando leggiamo, ci portiamo dietro le nostre origini:queste origini danno un valore, una cadenza, aggiungono un significato. È giusto che sia così: un libro non è soltanto i significati che comunica, ma i significati che vi aggiungiamo, garantiti, se non dalla correttezza intellettuale, dall’intensità del sentimento, dell’emozione, dell’affetto.

Il libro vero, quello con cui si dialoga più volte, al quale si ritorna, non conferma delle verità, ne offre di nuove, purché ci sia da parte nostra fedeltà e non conformismo, e resti viva la curiosità, il desiderio di ascoltare qualcuno che parla del nostro presente, al momento giusto. Perché il libro vero parla sempre al momento giusto: lo inventa lui, il momento giusto: con il colore della parola, con la singolarità della battuta, con il piacere della scrittura. Un libro vero va amato: lo si rilegge come si fa visita a un amico, ricordando insieme il passato e, nel ricordo del passato, celebrando il rapporto vivo col presente››.1

Con le parole di Ezio Raimondi2, Rosalba Granata e Daniela Zani3 hanno introdotto l’aperitivo a tema di Metro-Polis del 16/04/2014, svoltosi presso il Centro Sociale Anziani Giorgio Costa (Quartiere Porto – Bologna), e avente per titolo: Il libro che mi ha cambiato la vita.

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