EDITORIALE – TI PORTO DI ME

14053768_997367427049007_585232331585936585_o‹‹Ti porto di me›› è nato da una trappola: volevamo incastrare la nostra Silvia Salucci per un Aperitivo a Tema dedicato al suo modo di intendere e di fare fotografia. Quelle foto fresche e divertenti, quell’impertinenza evocativa, avrebbero certamente meritato un incontro ad hoc, ma Silvia ha giocato una mano astuta, calando il così detto carico da novanta: “Perché invece non organizziamo un Aperitivo a Tema in cui chiunque può portare un proprio talento o una propria passione?”, più o meno sono state queste le parole.

Così è nato ‹‹Ti porto di me››, un po’ per gioco come alle volte accade in Metro-Polis, ma un gioco importante: un gioco che ci sveglia, che ci interroga, che ci porta a condividere qualcosa. La dimensione del contatto, la creazione di uno spazio di dialogo, la costruzione di un luogo in cui sia possibile tanto il darsi quanto la serenità del darsi: in questa fatica risiede l’agile salto che andiamo cercando, una leggerezza che mai è superficialità. Continue reading

LE VOCI DI CALLIOPE – CITTÀ SOCCHIUSA

Soltanto i sostenitori a oltranza dell’ispirazione potrebbero contestare il fatto che ogni esperienza della nostra vita è profondamente radicata nella realtà, nella storia, non vive sospesa e priva di ogni appoggio sul terreno. Così è anche per l’esperienza artistica. Il mio caso non fa eccezione: i versi su Lisbona nascono da un innamoramento, un viaggio del tutto carnale di attraversamento della città, rielaborato poi dall’immaginario. Può apparire paradossale definire Lisbona, città dei grandi spazi, socchiusa. In realtà è una città ossimorica, lenta e vivace insieme, piena di colore e slanciata verso la vita e al contempo raccolta nella propria malinconia. Per questo è socchiusa, ma tra due immensità: il Tago che si tuffa nell’oceano e il cielo che la protegge.

Panorama-Castello

CITTÀ SOCCHIUSA  Continue reading

LE VOCI DI CALLIOPE – ASCOLTALA

ASCOLTALA

curare-la-solitudineAscoltala
questa solitudine di padre
questa solitudine di madre.
Questa assenza di quotidiano
di ciao che fai
oggi ho fatto
domani farò.

Ascoltala
questa solitudine irreversibile
di amore di pareri
di domande di progetti.
È tutta qui, su due lapidi
senza i miei fiori. Continue reading

LE VOCI DI CALLIOPE – IL VIAGGIO

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Poetizzare il tempo.

Trasfigurare il consueto snodarsi dei giorni in atti grandiosi
siccome cosmici eventi
che irrompono in ordini stantii
e s’atteggiano a nuovi grandi inizi.

Poetizzare il quotidiano.

Liberarlo della polvere
e insieme degli oliati meccanismi farne nuovo sangue
che scorra dentro ai corpi anestetizzati dai diluvi d’inerzia.

Poetizzare gli spazi. Continue reading

LE VOCI DI CALLIOPE – PACE

La poesia mi ha molto colpita nel momento in cui il il primo maggio 2015 l’ho trovata su FaceBook.
“In un giorno di guerriglia una poesia di mio figlio Alessandro che non sono riuscito a non pubblicare” (Piergiorgio Licciardello) Per questo ho chiesto ad Alessandro e ai suoi genitori se potevano farne dono al nostro Blog.
Ancora una volta, come nel caso di Ernesto, perle di saggezza arrivano da un bambino di dieci anni.

Rosalba Granata

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PACE

I cannoni arrugginiti coperti di fiori

Elmetti e divise mangiate dalle tarme

Una mano amica

È amore Continue reading

LE VOCI DI CALLIOPE – ALLE PORTE DELLA FELICITÀ

ALLE PORTE DELLA FELICITA’

felicità(4)Ci potremmo incontrare

dove la vita

fa ancora battere il cuore,

andarcene un po’ a zonzo

come stranieri in città

giocare coi sensi Continue reading

LE VOCI DI CALLIOPE – IL GERMOGLIO DELL’AURORA

mamma-figliaE la corsa dei tuoi occhi rimarrà.
Mentre scivolano tra le margherite
questi oggi di miele e di mare lontani
di lavoro da inventare
e sull’altalena
si leva il tuo essere figlia
si china il mio essere madre. Continue reading