ANDREA CI HA LASCIATI. NON PERDIAMONE L’INSEGNAMENTO!

Un ricordo di Andrea Canevaro

di Angelo Errani

Ho avuto l’opportunità di lavorare per ventitré anni accanto ad Andrea. Nei ventidue precedenti avevo fatto il maestro di scuola primaria. Arrivai all’Università quasi casualmente, avendo presentato un progetto di ricerca di educazione all’immagine. Andrea era Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione e, senza aver mai sentito il bisogno di chiarirne le ragioni, abbiamo iniziato e poi continuato a collaborare: progetto dopo progetto, insegnamenti, cura delle relazioni con le Istituzioni, con le Associazioni, con le Famiglie del territorio.

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TRE DICEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

di Angelo Errani

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha indicato il 3 dicembre come giornata internazionale delle persone con disabilità. C’è nelle giornate che l’ONU dedica agli aspetti maggiormente significativi per le nostre vite un richiamo alla riflessione, cioè all’esercizio di ciò che ci rende umani.

La disabilità ha accompagnato tutta la storia dell’umanità, una storia segnata da esclusioni feroci e dalla ricerca di percorsi inclusivi, comportamenti sociali spesso compresenti.

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I RISCHI DI CHI CRESCE IN QUESTI ANNI: VIVERE IN UN PRESENTE AUTOREFERENZIALE REGOLATO DAL MERCATO

Angelo Errani continua ad accompagnarci alla scoperta dei momenti e delle fasi cruciali di una corretta relazione educativa. In questa puntata indaghiamo le ragioni della svalorizzazione della memoria, che sono da collegare alla logica del mercato che ha preso il sopravvento nella cultura corrente.

di Angelo Errani

Potremmo pensare che i riti appartengano a un mondo che non c’è più, che essi avessero un significato in epoche in cui la cultura delle comunità umane, incontrando ostacoli e problemi e non disponendo di strumenti di conoscenza adeguati per farvi fronte, era costretta a rivolgersi al magico e all’immaginario.

Così confiniamo nel poetico le narrazioni, l’immane lavoro di documentazione delle generazioni che ci hanno preceduto, tramandato oralmente, con la scrittura, con le immagini, con la musica, con la preghiera: la storia dell’umanità, quella sacra e quella profana, le guerre con vittorie e sconfitte, i fasti delle corti e la vita dei contadini, l’alternarsi delle stagioni, i mestieri, i costumi, le ricchezze e le miserie, le gioie e i dolori, la vita e la morte degli uomini.

Culture vecchie? Culture morte? Continue reading

EDITORIALE – POLITICA, CULTURA E ANTICHE SACERDOTESSE

di Mattia Macchiavelli

«Dopo l’estate elimineremo le prime domeniche del mese gratuite nei musei […] andavano bene come lancio pubblicitario, ma se continuiamo così, a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno. Per l’estate non cambia nulla, ma poi le cose cambieranno». Queste le parole di Alberto Bonisoli, attuale ministro per i beni e le attività culturali del Governo Conte.
Dichiarazioni a cui risponde, a stretto giro, il suo predecessore, Dario Franceschini: «In questi mesi ho scelto di non parlare del ministero che ho guidato per 4 anni e di non commentare le scelte e i programmi del mio successore. Ma questa volta non posso tacere perché le domeniche gratuite non sono una cosa che riguarda me ma un fatto culturale e sociale che ha coinvolto circa 10 milioni di persone dall’estate del 2014 a oggi, centinaia di migliaia da Sud a Nord ogni volta, gran parte delle quali è andata in un museo per la prima volta nella vita portandoci i figli o i nipoti». Continue reading