VOGLIAMO TORNARE AL PIÙ PRESTO ALLA VITA DI PRIMA?

Oppure, visti i risultati, non conviene forse cercare altre strade?

di Angelo Errani

«Un’osservazione valida per produttori e consumatori: essi non sono più spiritualmente all’altezza della sovradimensione degli effetti da loro prodotti. Ma questo vale anche per le vittime: mentre i produttori non potevano più prevedere il danno che causavano, le vittime non potevano più ricordare il danno che era stato fatto loro» (Anders G.,1991,p.80)

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ACCOMPAGNARE I BAMBINI A INNAMORARSI DEL MONDO, RICHIAMANDONE LA RESPONSABILITÀ AD AVERNE CURA

di Angelo Errani

I bambini, quando nascono, arrivano in un mondo che c’era già. Per ridurre lo smarrimento che provano rispetto a questo luogo che, non essendo conosciuto, preoccupa, cominciano, inizialmente attraverso la mediazione della mamma, a interrogarne gli aspetti e le dinamiche, cioè a farsi delle domande. Sono le domande che ne guideranno progressivamente la possibilità di conoscere cose e persone e a rendere prevedibili gli effetti del loro agire. E sono innumerevoli le domande che accompagnano i primi anni di vita. Ma perché poi, nel corso degli anni, accade assai spesso che i bambini cessino di far domande? Forse quei bambini hanno sperimentato che la loro curiosità non veniva presa sul serio o che veniva derisa, considerata ingenua, o che veniva vissuta addirittura come un fastidio. Non è forse questo il comportamento adulto che in tanti casi spegne nei bambini la curiosità, il piacere della ricerca di risposte, e che genera il conformarsi a ciò che si vede e si sente, senza più sottoporlo a riflessione critica? Continue reading

SMASCHERARE UNA MENZOGNA: SI IMPARA INSIEME NON DA SOLI

Angelo Errani conclude il percorso alla scoperta dei momenti e delle fasi cruciali di una corretta relazione educativa, ponendo l’accento sull’importanza dell’imparare insieme collaborando e sulla la cortesia come componente dell’intelligenza.

di Angelo Errani

Il rito che ogni mattina accoglie i bambini, introducendo la vita quotidiana di tante classi della scuola del nostro e di altri paesi nel mondo, il salutarsi per poi dedicarsi al progettare insieme le ragioni e le modalità del lavoro su cui impegnarsi, costituisce un riferimento confortante nel panorama di profonda crisi e di disorientamento sociale e culturale che comprende ovviamente anche l’impegno educativo verso le nuove generazioni. Una parte della scuola si propone come esperienza di resistenza rispetto alla deriva dei riferimenti di bene comune e di responsabilità, una parola quest’ultima che, dal termine latino respondere da cui deriva, riceve il significato di dare risposta ai bisogni e ai problemi che si incontrano. E la solitudine che tanti insegnanti sperimentano è collegata al loro impegno in controtendenza rispetto al comandamento del pensiero dominante: un edonismo che non conosce limiti, da perseguire rincorrendo il successo nei confronti degli altri e accaparrandosi i consumi in competizione con il prossimo. Continue reading

SPERIMENTARE LA RESPONSABILITÀ. IL DIRITTO ALL’EDUCAZIONE E AL DOVERE

Angelo Errani continua ad accompagnarci alla scoperta dei momenti e delle fasi cruciali di una corretta relazione educativa. In questa puntata approfondiamo in concetto di responsabilità, che è fondamentale coltivare nella realtà in cui viviamo.

di Angelo Errani

Le caratteristiche della cultura in cui siamo immersi e la complessità che caratterizza il presente ci fanno comprendere che, per chi sta crescendo, è divenuto ancora più importante rispetto al passato disporre di strumenti culturali che offrano la possibilità di capire e di agire criticamente nella realtà in cui ci è dato di vivere. La contemporaneità ci impone inoltre un’estensione della responsabilità. Mentre nel passato la responsabilità poteva limitarsi alle relazioni umane, oggi abbiamo la necessità di andare oltre: l’intera biosfera rivendica infatti la sua parte di attenzione e di cura. La globalizzazione ha messo in luce la complessità che caratterizza tutti gli aspetti dell’esistenza. Convenzionalmente attribuiamo alla parola complessità il significato di complicato, di difficile comprensione, mentre complexus, da cui deriva il termine italiano complessità, è una parola latina che significa intrecciato, tessuto insieme. La parola complessità sta dunque a indicare la relazione che intreccia indissolubilmente tutte le cose e tutti gli esseri, ci avverte dell’inevitabile ricaduta delle conseguenze dell’agire di ognuno sugli altri, sottolinea la necessità di ciascuno per la vita degli altri. Abbiamo di conseguenza la responsabilità di adeguare conoscenze, comportamenti e strumenti alle necessità del tempo in cui ci è dato di vivere. Continue reading

NOTA POLITICA – LA FAME

di Mattia Macchiavelli

Interpretare un panorama politico così variegato e ancora, per molti versi, irrisolto è più un lavoro da cassandre che da analisti. Il Presidente della Repubblica ha contribuito a smuovere il magma dei partiti, stanandone, non senza arguzia, le retrovie ed esponendo la carne viva dei giochi sottobanco. L’azione di Mattarella, tuttavia, non è riuscita a cristallizzare in alcuna forma limpida queste forze elettorali. Ciò è accaduto perché nessuna delle formazioni che si sono presentate alle elezioni ha fatto realmente i conti con l’astensionismo e i suoi significati, così come poche si sono interrogate circa le proprie identità politiche. Un’indagine che, al contrario, dovrebbe essere radicale.

Una prima interessante suggestione, in questo senso, proviene dallo sgretolamento delle sinistre.

Le percentuali del Partito Democratico (PD) piombano al 18,72% alla Camera e al 19,12% al Senato, rendendolo comunque il secondo partito più votato dalle elettrici e dagli elettori del nostro Paese. Questo deve porci almeno due domande: quale peso specifico ha il PD nell’orizzonte politico italiano? Cosa ha portato a un calo così consistente di voti, dato che si partiva da percentuali del 25,42% alla Camera e del 27,43% al Senato? Continue reading