CONTROVERSA, COMBATTUTA, EMOZIONANTE: LA CORSA ELETTORALE DI BOLOGNA

Una ricognizione in vista delle elezioni comunali

di Gianluca Guerra

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre circa 1200 comuni andranno al voto per il rinnovo del Sindaco, del Consiglio Comunale e dei consigli di Quartiere e Municipi

Bologna, con Napoli, Roma, Milano e Torino, sarà una delle grandi città sotto i riflettori per questa corsa elettorale amministrativa che ha assunto sempre di più un carattere nazionale: dall’esito del voto usciranno rafforzati o logorati gli equilibri romani su cui si regge il governo di ampia coalizione di Mario Draghi. 

Tra nuove alleanze, primarie al vetriolo, vecchi intrecci rivitalizzati, esclusioni importanti e una tensione palpabile, questa consultazione sembra più simile a una stagione del Trono di Spade che a una competizione che dovrebbe disegnare il futuro di migliaia di città e comuni del paese. 

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È DAI MOMENTI DIFFICILI CHE POSSIAMO IMPARARE DI PIÙ.

di Angelo Errani

Ciò che emerge come dato indiscutibile di quest’anno caratterizzato dal dramma della pandemia è la dilatazione delle disuguaglianze, sia a livello globale che, ovviamente, anche nella nostra comunità. 

Che cosa è avvenuto? È successo che le differenze che riguardano una pluralità di condizioni, anagrafiche, di genere, di salute, economiche e sociali, si sono enormemente approfondite e si sono tradotte in crescenti disuguaglianze. 

Chi ha sofferto e continua a soffrire di più sono coloro che si sono trovati a subire l’aggressione del contagio imprigionati in contesti senza possibilità di salvezza o privati delle relazioni e del conforto di un sorriso o di una carezza: le persone anziane ospiti delle Rsa. 

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DRAGHI. OLTRE GLI SLOGAN C’È DI PIÙ

di Gianluca Guerra

«Within our mandate the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough».  

È il 26 luglio 2012, l’Unione Europea è sull’orlo del baratro per le conseguenze della crisi dei debiti sovrani.

All’ennesima domanda sul rischio di crollo dell’euro, l’allora Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi pronuncia, con quella che sembra un’aria di sfida, una frase destinata a rimanere nella storia del nostro continente e forse del mondo intero.

«All’interno del nostro mandato, la Banca Centrale Europea è pronta a fare tutto ciò che è necessario per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza». Un monito per la Bundesbank e per i fondi di speculazione che avevano scommesso sulla ceduta dell’Eurozona. Continue reading

DA CHE PARTE STIAMO?

LA SINISTRA E IL GOVERNO DRAGHI

di Federica Stagni

La sinistra parlamentare italiana non ha dato grandi segni di vita in vista delle nomine del governo Draghi. Non ha aperto un dibattito interno sulla questione, e il PD appoggerà un altro governo tecnico, pare senza farsi troppe domande. L’alternativa, come sappiamo bene, sarebbe stata quella di tornare al voto, scenario che molto probabilmente avrebbe determinato la vittoria della destra più reazionaria. Tuttavia, il sostegno indiscusso a un governo Draghi infligge un duro colpo alla democrazia italiana. L’arroccarsi su posizioni che inneggiano alla competenza e all’alto profilo della sua figura istituzionale nasconde una visione del mondo estremamente classista ed elitaria. Questo non vuole dire che sia irrilevante essere bravi amministratori della cosa pubblica, ma dall’altro lato la competenza tecnica non può essere l’unico metro di valutazione della legittimità di un governo, perché anche le competenze del banchiere Draghi non sono neutre. Purtroppo, come ci ha dimostrato il governo Monti, competenza non è affatto sinonimo di imparzialità e tanto meno di giustizia sociale. Inoltre, dovrebbe farci riflettere il fatto che i più entusiasti sostenitori di Mario Draghi siano proprio i rappresentanti di Confindustria. La sinistra parlamentare dovrebbe almeno porsi il problema di come legittimare questa scelta perché così, senza porsi le giuste domande, rischia di firmare la sua condanna a morte. Continue reading

VOGLIAMO TORNARE AL PIÙ PRESTO ALLA VITA DI PRIMA?

Oppure, visti i risultati, non conviene forse cercare altre strade?

di Angelo Errani

«Un’osservazione valida per produttori e consumatori: essi non sono più spiritualmente all’altezza della sovradimensione degli effetti da loro prodotti. Ma questo vale anche per le vittime: mentre i produttori non potevano più prevedere il danno che causavano, le vittime non potevano più ricordare il danno che era stato fatto loro» (Anders G.,1991,p.80)

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PRIMO GIORNO DI RIAPERTURA DELLE SCUOLE: UN’OCCASIONE PREZIOSA

Per scoprire che la conoscenza ci riguarda

di Angelo Errani

Riprendere il percorso scolastico, un percorso interrotto nella primavera scorsa da un ostacolo, un’epidemia assai seria che continua a colpire salute e condizioni di vita, comporta la responsabilità di ideare e di promuovere i cambiamenti necessari per aggirare l’ostacolo incontrato. L’aggiramento di questo ostacolo ne descrive lo scopo: salvaguardare la vita e la salute nostra e degli altri, regolando i nostri ambienti e i nostri comportamenti. Continue reading

Il FEMMINISMO È LA SOLA RIVOLUZIONE NON ANCORA SCONFITTA

INTERVISTA AD ANGELA ROMANIN, DELLA CASA DELLE DONNE

di Francesco Colombrita

Novembre per Metro-Polis è ormai da anni il mese della solidarietà. È quel momento dell’anno in cui concentriamo i nostri sforzi associativi per la buona riuscita della Cena di Caterina, una cena di solidarietà appunto, il cui ricavato viene donato a realtà che necessitano di aiuto e delle quali condividiamo i valori. In tempi di Covid abbiamo reinventato la modalità di raccolta fondi, non potendo trovarci come di consueto attorno a una tavola imbandita, e deciso di destinare il ricavato alla Casa delle donne per non subire violenza. Quest’anno abbiamo cercato di attivare una rete su questo evento, raccogliendo la collaborazione del Cassero LGBTI+ center di Bologna, di Lesbiche Bologna.

Per raccontarci meglio questa realtà, attiva ormai da decenni, abbiamo intervistato Angela Romanin, responsabile della formazione della Casa delle Donne Bologna. Continue reading

DIARIO DI BORDO – QUINTA SETTIMANA

William Turner, la visione di Medea

BOLOGNA, 09/04/2020
DIARIO DI BORDO N°11

Oggi è un mese esatto che non esco di casa. Completamente. Non ho messo il naso fuori nemmeno per andare a vuotare il rusco. Forse perché le cose o le faccio per bene o non le faccio. Forse sono pazzo. Rosalba direbbe che sono della Vergine. Oppure è perché, se mettessi un piede fuori dal portone e facessi quei due scalini che portano al marciapiede, saprei che riportarlo dentro mi costerebbe il doppio della fatica. O è perché sono un animale da poltrona e quindi non mi costa così tanta fatica. È anche cambiata il giusto la mia routine: il 9 marzo avrei dovuto avere 3 riunioni, domani ne avrò 2; il mese scorso ero pieno di scadenze, questo mese sono pieno di scadenze; ieri ero inquieto, oggi sono inquieto.
Sto ascoltando quasi ogni giorno Gabbiano, di Giuni Russo. Mi ero messo ad ascoltare tutta la sua discografia durante i miei viaggi in macchina, per inserire le canzoni che preferisco nella mia playlist su Spotify. È stato Leonardo, una sera, dopo il mio ennesimo consiglio musicale non richiesto, a dirmi «No ma devi fare la playlist di Core», forse per sfinimento. Così ho fatto, seguendo il mio disturbo ossessivo complessivo di natura hegeliana, che mi spinge a cominciare le cose dall’inizio per poi arrivare alla fine, passo dopo passo. Allora ho cominciato a battezzare artisti e ascoltarne interamente la discografia, o opere, o musical e ascoltarne tutti i brani. Per ora, nell’ordine, ci sono finiti dentro: qualche canzone da Coco, Milva, un paio di brani da Wiked, Alice, gli ABBA, Mahmood, Gene Pitney, Ambra Angiolini, MYSS KETA, Tosca, Lady Gaga e ho cominciato Giuni Russo, per l’appunto.  Il fatto che sia praticamente un mese che non ascolto Dolly Parton mi fa sentire in colpa, soprattutto dopo la morte di Kenny Rogers; penso rimedierò. Mi manca molto il canto, credo sarà una di quelle cose che riprenderò una volta finita la clausura: mi manca il rigore di note che non prendo, la costanza di un esercizio che è fisico e che è mentale in egual misura. Mi manca anche Ginevra. Spero che questo stop che ci scombina tutti, fuori e dentro, sia talmente potente da spronarmi a riprendere sul serio, non come tutte le altre volte, perché alla fine me lo riprometto da anni. Continue reading

CARA METRO-POLIS, TI SCRIVO – 17/03/2020

Nasce una nuova rubrica sul blog di Metro-Polis, uno spazio per tutte le lettrici e per tutti i lettori che desiderano condividere con noi alcuni pensieri: Cara Metro-Polis, ti scrivo. Un modo per sentirci ed essere più vicini e una cornice all’interno della quale pubblicheremo messaggi o email che arriveranno in redazione. Se desiderate scriverci, potete farlo all’indirizzo redazioneblog@metropolisbologna.it! 

Email di Paola Falleroni del 17/03/2020

«Caro amico ti scrivo… così mi distraggo un po’»

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