ASTROLOGIA – ALTRI MONDI: ARIETE

di Rosalba Granata

L’Ariete è coraggioso e sa combattere. Ha bisogno di avventura e di imprese cavalleresche. È pronto a gettarsi nelle cause in cui crede con energia e passione e anzi spesso troppo impetuosamente.

Liz Greene sottolinea come l’Ariete, spinto dall’energia di Marte, abbia sempre bisogno di una battaglia, di un ideale per cui combattere. «Si dona con generosità per combattere i draghi»(1)

È il primo segno di Fuoco.
Il Fuoco porta luce nell’oscurità.
È calore, passione, entusiasmo  Continue reading

DUE FILM DAL DECAMERON. DALLA PESTE ALLA SPERANZA

di Rosalba Granata

Un’esperienza terrificante quella della peste del Trecento. La mortalità era altissima e completamente sconosciute le cure e le stesse cause dell’epidemia. Infausta congiunzione astrale? Castigo divino? O magari malefici degli odiati ebrei o delle pericolose streghe?

Peste di Firenze nel 1348, incisione dell’edizione del Decameron curata da Luigi Sabelli

È in questo contesto è collocato il Decameron.

Infatti Boccaccio parte proprio da qui. Dalla descrizione attenta, realistica, cruda fino a risultare impressionante degli effetti del morbo sui contagiati.

Poi passa agli effetti sulla società.

Come si comportano gli abitanti di Firenze? Continue reading

DIARIO DI BORDO – QUARTA SETTIMANA

di Mattia Macchiavelli

BOLOGNA, 05/04/2020
DIARIO DI BORDO N°10

Non faccio che pensare a quanto la scuola sia stata una parte fondamentale della mia vita, nella sua presenza e nella sua assenza. Soprattutto il liceo, quel Laura Bassi che mi ha tracciato le rotte e che ha fatto di me quello che sono. Lì mi sono definito: ho capito chi ero e ho cominciato ad amarmi, ho instaurato dei legami così profondi da presentare tratti magici, quasi mitologici, è in quella scuola che ho scoperto e nutrito le mie più grandi passioni. Continue reading

CARA METRO-POLIS, TI SCRIVO – 17/03/2020

Nasce una nuova rubrica sul blog di Metro-Polis, uno spazio per tutte le lettrici e per tutti i lettori che desiderano condividere con noi alcuni pensieri: Cara Metro-Polis, ti scrivo. Un modo per sentirci ed essere più vicini e una cornice all’interno della quale pubblicheremo messaggi o email che arriveranno in redazione. Se desiderate scriverci, potete farlo all’indirizzo redazioneblog@metropolisbologna.it! 

Email di Paola Falleroni del 17/03/2020

«Caro amico ti scrivo… così mi distraggo un po’»

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IGIENE E DENARO

di Ottorino Tonelli

 

In giorni di epidemia strisciante a tutto si pensa e tutto si rimugina, pressati da divieti e consigli. Sfugge che, messi al bando sputi, abbracci e baci, le cose e gli oggetti più contaminati e contaminanti, sono quelli più usati, quelli più a portata di mano, usati e manipolati quotidianamente quali il lavandino e la ciambella del cesso. Peggio ancora il telecomando, il telefono, il computer, il denaro.

Ma, quando andate a fare spesa (avete notato?) il macellaio porta i guanti, ma li usa sia per tagliare il salume, il pollo e la braciola; la incarta, ve la porge e, sempre con i medesimi guanti, prende il vostro denaro, scrive sulla tastiera della cassa, prende altro denaro manipolato da chissà quanti altri e vi porge il resto, sempre con i medesimi guanti. Le sue mani sono rimaste indenni da tutti i batteri, ma la vostra fettina di salame, la vostra braciola e il denaro di resto, no. Continue reading

LA STREGA CATTIVA E LA FATA MNEMOSINA

di Angelo Errani

C’era una volta, non tanto tempo fa, un bellissimo paese: aveva il mare da tutte le parti e bellissime montagne alte e basse: montagne che arrivavano al cielo e colline tonde come panettoni. 

In quel paese abitavano tante persone: donne, uomini, bambine, bambini e anche nonni che sapevano tante cose, soprattutto sapevano fiabe con fate, orchi, bambini perduti, streghe, principesse e lupi. 

Ma un giorno accadde che tutta quella gente smarrì una parola, nessuno ricordava dove l’aveva messa: la parola “noi” non si trovava più da nessuna parte. Non c’era più nel vocabolario, non c’era più nei libri, non c’era soprattutto nella mente della gente. Un po’ alla volta si cominciò a pensare: «Pazienza, era una parola così vecchia, era tanto malandata che aveva sempre bisogno di essere curata». Si perse così perfino la voglia di cercarla e non ci si pensò più. 

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