
Per entrare a far parte di Metro-Polis non si richiede alcuna appartenenza politica o confessione religiosa, così come non è richiesta nessuna adesione a correnti di pensiero o credo ideologici.
L’unico invito che rivolgiamo a chi vuol diventare nostro socio, è quello di portarci in dono cinque titoli: possono essere titoli di libri, di film, di articoli di giornali, di canzoni, di poesie, di telefilm, di interviste, etc… L’importante è che questi titoli riflettano l’identità di chi li porta con sé in dote, in modo da poter costruire insieme l’identità collettiva di Metro-Polis.
In questa rubrica potrete trovare, mese per mese, i Titoli in Dote che i nostri soci hanno deciso di condividere.

Venite. Accorrete. Sedetevi in circolo qui attorno a me. Giusto ora, i minareti, si sono ricongiunti al silenzio del cielo. È un momento propizio perché mi ascoltiate. Quale che sia questa storia silente, prestate attenzione alle sfumature dell’animo che il vento tramuta in dune maestose; agli archi di cenere delle città del deserto; alle strade e i mercati in cui passeggiano infiniti racconti. È questo lo scrigno che la contiene; sono queste le pagine rubate alla sua solitudine; questa la storia che non finirò. Ahmed era il nome che le labbra cucite esprimevano al mondo. Nacque in un passato non troppo lontano, ottavo, dopo sette sorelle di cui il padre malediceva i natali, e venne posato in una culla già maledetta.
Il giorno 22/01/2016, presso il Centro Sociale Culturale e Ricreativo Giorgio Costa, si è celebrato il terzo compleanno della nostra Metro-Polis. Abbiamo voluto giocare, come sempre, tra cultura e leggerezza, così Rosalba Granata, nel suo articolo introduttivo dal titolo ‹‹
Il ventidue di gennaio, quindi, è per tutte e tutti noi una ricorrenza particolarmente significativa: in questa data, nel 2013, è stata fondata Metro-Polis e ha preso vita l’intero progetto associativo che ci ha portato ad essere quella polisensa comunità che oggi siamo. Gli anni delle associazioni, però, non si contano come gli anni dei bambini: non sappiamo ancora correre, né pronunciare per bene tutte le parole.
C’è ancora molto da fare e tanto di più da esplorare, dobbiamo aprirci a quegli stimoli che provengono da dentro e da fuori di noi, in un’avventura insieme giocosa e coraggiosa. Possiamo farlo e possiamo farlo bene perché in questi anni siamo cresciuti robusti, fieri di quell’identità in divenire che rivendichiamo come insopprimibilmente nostra. 