LEGGERE LA NAKBA – La serata di Metro-Polis

di Roberta Merighi

Al-Nakba, in arabo ‘la catastrofe’, 75 anni fa. O meglio, iniziata, e mai finita, 75 anni fa. Il 14 maggio Metro-Polis ha voluto ricordare con una serata dedicata quell’evento, l’espulsione forzata del popolo palestinese dalla sua terra, e gli avvenimenti seguenti, attraverso la loro ricostruzione storica e dando voce alla letteratura palestinese. Lo ha fatto di fronte ad una sala gremita e attenta, segno dell’interesse e dell’attualità della proposta. E alla fine anche molto emozionata.

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LEGGERE LA NAKBA – PARTE 1

di Federica Stagni

Quello che segue è il testo scritto da Federica Stagni e letto durante il nostro Aperitivo a Tema Leggere la Nakba del 14 maggio 2023.

L’evento di stasera mira a commemorare una storia omessa e nascosta, perché si sa, la storia la scrivono sempre i vincitori. Dopo l’Olocausto è diventato quasi impossibile occultare crimini contro l’umanità su larga scala. Il nostro mondo moderno, dominato dalla comunicazione, specialmente dopo l’avvento dei media elettronici, non permette più che le catastrofi prodotte dall’uomo rimangano nascoste al grande pubblico o vengano negate. Invece uno di questi crimini è stato quasi completamente cancellato dalla memoria pubblica mondiale: l’espropriazione delle terre dei palestinesi da parte di Israele nel 1948. Questa vicenda, la più decisiva nella storia moderna della terra della Palestina, è stata da allora sistematicamente negata, e ancora oggi non è riconosciuta come un fatto storico e tantomeno ammessa come un crimine con il quale è necessario confrontarsi sia politicamente sia moralmente. Questo evento viene ricordato dai Palestinesi come al-nakba la Nakba la tragedia. La commemorazione della Nakba è illegale in Israele e lo è anche in Germania, lo stato più sionista d’Europa, così come il BDS, il movimento per il boicottaggio disinvestimento e sanzione.

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COME UN’ARABA FENICE

di Laura Comitogianni

L’Aperitivo a Tema del 25 aprile di quest’anno, dedicato come da tradizione alla Festa della Liberazione e alla riflessione sulla Resistenza, ha significato per noi di Metro-Polis anche rinascita, ripartenza, un nuovo inizio dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia.

A guidarci come un faro e illuminare il cammino, tra tutte le possibili declinazioni del significato attuale di Resistenza, c’è stata la nostra Costituzione

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LA CULTURA DEL CIBO NEL VIAGGIO – PRIMA PARTE

di Franco Mioni

Partendo dal cibo e dal vino, utilizzando come veicolo la fruizione didattica e pratica della civiltà della tavola e delle tradizioni del territorio anche a livello storico, economico e sociologico, si possono evocare mete artistiche e cuturali nonchè luoghi geografici e paesaggistici anche lontani.

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VOCI DALLA PALESTINA

Quelli che seguono sono i testi che verranno letti e interpretati durante l’aperitivo a tema Leggere la Nakba di domani, 14 maggio 2023.

Tre lettere dalla Palestina – Ghassan Kanafani

1. Lettera da Ramla

Ci disposero su due file ai lati della strada che collega Ramla a Gerusalemme. Ci ordinarono di alzare le mani e di incrociarle per aria. Quando uno dei soldati ebrei si accorse che mia madre cercava di tenermi davanti a sé per proteggermi con la sua ombra dal sole di luglio, mi tirò violentemente per un braccio ordinandomi di stare in piedi su una gamba sola e di incrociare le braccia sopra la testa, in mezzo alla strada polverosa.

Avevo nove anni allora e appena quattro ore prima avevo visto come gli ebrei erano entrati a Ramla. E mentre stavo lì, fermo in mezzo alla strada grigia, vedevo come gli ebrei esaminavano i gioielli delle donne, vecchie e giovani, e la brutalità con cui glieli strappavano di dosso. C’erano anche soldatesse dalla pelle bruna che ancora con maggiore zelo facevano la stessa cosa. Vedevo anche come mia madre guardava verso di me, piangendo in silenzio. In quei momenti avrei voluto poterle dire che stavo bene e che il sole non mi dava fastidio quanto lei invece immaginava.

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9 MAGGIO 2023, ANNO EUROPEO DELLE COMPETENZE

di Francesco Errani

Questo articolo, donatoci da Francesco Errani, è stato originariamente pubblicato sul sito di Pandora Rivista in data 27 gennaio 2023 col titolo 2023 Anno europeo delle competenzeOspitiamo il contributo sul nostro blog col consenso dell’autore e del direttore di Pandora Rivista. Rispetto all’articolo pubblicato su Pandora Rivista l’autore ha apportato piccole modifiche al fine di aggiornarlo al 9 maggio 2023.

Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa, per ricordare la Dichiarazione di Schuman del 1950 e riaffermare i valori di pace e democrazia. È la giornata di tutti i cittadini europei e coinvolge tutti i 27 Paesi membri dell’Unione europea.

Il 2023 sarà l’Anno europeo delle competenze.

Ogni anno l’Unione europea sceglie una tematica, in linea con le priorità individuate come necessarie alla comunità dei paesi membri, con la finalità di richiamarne la riflessione e promuoverne la collaborazione. Il tema dell’anno viene poi fatto proprio dal Parlamento e dagli Stati membri. 

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LEGGERE LA NAKBA

di Federica Stagni

Rema Hammami, antropologa e rifugiata palestinese di seconda generazione, descrive in questo estratto come si sentì quando si trovò per la prima volta davanti a quella che era certa fosse l’ex casa di suo nonno a Giaffa (ora in Israele):

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LA COSTITUZIONE È UN ALBERO

di Patrizia Arcesilai, Milena Boldini, Sandra Forni e Rosalba Granata

La nostra Costituzione, come un albero, ha bisogno di cure e nutrimento

Questa è l’immagine che ci ha guidato nel preparare il 25 aprile di questo anno; la Costituzione che nasce dalla Resistenza, si pone a fondamento delle nostre istituzioni ed è il simbolo della lotta per la libertà.

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DI NUVOLE E PALAZZI

Di Ottorino Tonelli

Dopo tanti anni e vari tentativi, un signore giapponese si è riproposto di portare a termine i lavori della chiesa di Gaudi a Barcellona. Sembra ci sia il ritorno a privilegiare le linee curve a quelle rette. Anche i mega grattacieli non sono più gli edifici rettilinei e squadrati del secolo scorso. A Milano un artista “di strada” ha pensato di dipingere sul lato intonacato di un edificio la facciata del medesimo, ma… tutto curvato… “alla maniera di Gaudi”, dicono le cronache.

Perché alcuni artisti prediligono dipingere paesaggi urbani con edifici squadrati e altri quelli campestri o figure umane nude, il mare e le nubi? Delle ragioni inconsce tocca chiedere a Freud, o Jung se preferite.

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EDUCARE O PUNIRE?

di Angelo Errani

Educare o punire? L’ interrogativo accompagna da sempre la storia dell’educazione. 

La dichiarazione fatta nei giorni scorsi dal ministro dell’Istruzione e del Merito: “l’umiliazione è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità” ne richiama l’attualità. Il ministro si è poi corretto, ma, sostenendo che non intendeva suggerire di umiliare ma di promuovere l’umiltà, ha di fatto confermato una logica moralistica e punitiva come fondamento dell’attività educativa. Una logica che ben si collega alla parola “merito”, parola che, con la formazione dell’ultimo governo, è stata aggiunta alla tradizionale denominazione del ministero. 

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