DASÌI LA MOLA! DASÌI LA MOLA!! (LIBERATELI, LIBERATELI)

tratto dal libro di Maurizio Casali MO I TIRA A TE – RACCONTI DI GUERRA E DI FAMIGLIA

Nella piazza di Alfonsine di Ravenna, come un boato, risuonano le urla di un gruppo di donne: “Dasìi la móla!” (Lasciateli andare).

Quella mattina all’alba era scattata un’operazione di rastrellamento, da parte della milizia repubblichina, alla ricerca di renitenti alla leva obbligatoria.

La guerra andava male, per i più era persa, e l’idea di andare a morire per una guerra persa non trovava molto entusiasmo, inoltre il consenso al fascismo, un tempo molto diffuso, si stava sfaldando sotto i bombardamenti degli alleati.

L’antifascismo stava dilagando, il risultato era che molti giovani, quando gli arrivava la cartolina di precetto dell’amministrazione militare, non si presentavano e si davano alla macchia, per lo più nascondendosi a casa, in case di amici di famiglia, scappando in montagna o unendosi ai gruppi partigiani, sempre più forti e organizzati.

Quella mattina il rastrellamento ebbe un buon risultato ed un folto gruppo di giovani era stato arrestato e portato alla casa del fascio. Va detto che la renitenza alla leva generalmente era punita con la fucilazione.

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LA BIBLIOTECA DI BABELE LEGGE: SIRENE, DI LAURA PUGNO

di Rosalba Granata

Samuel salì sulla piattaforma che sovrastava le vasche e aprì uno degli armadietti. Si tolse la tuta col logo western standard della yakuza – una y stilizzata in un cerchio enso, che sembrava tracciata col sangue – e indossò la muta di neoprene.
Il bordo vasca era deserto, non c’era nessun altro nell’allevamento. Con l’epidemia di cancro nero, c’erano stati tagli al personale. Erano rimasti solo due sorveglianti, Samuel e Ken’nosuke, che lavoravano su turni, i tecnici veterinari e gli addetti alla macellazione della carne. Quello era uno degli impianti più piccoli, uno dei primi. C’erano stabilimenti più grandi e moderni in altri punti della riserva marina yakuza.
La monta delle sirene stava per iniziare. Subito dopo, dal pannello di controllo del sistema di svuotamento delle vasche, Samuel avrebbe attivato il ricambio dell’acqua. Era una delle cose che gli piaceva fare.

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FIAMET

tratto dal libro di Maurizio Casali MO I TIRA A TE – RACCONTI DI GUERRA E DI FAMIGLIA

U jera on ch’il ciaméva Fiamet. (C’era uno che lo chiamavano Fiammetta).

Il soprannome gli derivava dalla sua abilità con gli esplosivi, era l’artificiere della banda, e aveva una tale confidenza con le bombe che, addirittura, preparava e lavorava esplosivi con la sigaretta in bocca. Gli altri lo consideravano un po’ matto e quando gli vedevano accendere una sigaretta, con gli esplosivi in mano, si tenevano a debita distanza, ma come artificiere godeva della massima stima.

Era stato deciso, in accordo con il comando della ventottesima, di fare un attentato alla sede del Fascio di Alfonsine, un attentato molto distruttivo, che doveva avvenire durante una riunione del partito.

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L’ESPERIENZA E L’OPERA DI VITTORIO VIALLI

NEL RACCONTO DEL NIPOTE ANDREA A METRO-POLIS

di Andrea Vialli

8 settembre 1943. In quello che rimane dell’Europa la voce del maresciallo Badoglio risuona in tutte le radio. L’armistizio della potenza più debole dell’Asse, l’Italia, è reso ufficiale, ma all’esercito italiano non vengono consegnate istruzioni precise su come comportarsi con i nazisti, gli alleati di poche ore prima. È il caos. Del regio esercito circa un milione di soldati si dà alla macchia, un altro milione è catturato con la promessa, subito disattesa, di un ritorno sicuro in patria. Pochissime le adesioni alla Wehrmacht, eroiche le resistenze di alcune divisioni (a Cefalonia, per ricordarne una delle più celebri), moltissimi i soldati e gli ufficiali italiani che saranno deportati nei campi di concentramento. Sarà loro negata la definizione di prigionieri di guerra e gli sarà cucita addosso una dicitura che sfugge alla Convenzione di Ginevra (e anche all’assistenza della Croce Rossa): IMI, ovvero Internati Militari Italiani.

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ASTRI E PITTRICI – ARIETE

CHARLOTTE SALOMON “Vita? O teatro?”

di Rosalba Granata

Ho incontrato Charlotte Salomon, artista ebrea berlinese vittima dell’Olocausto, nel bel libro di Elisabetta Rasy Le disobbedienti e subito mi ha catturata il fascino della sua bellissima storia, luminosa e straziante.

La sua opera Vita? O Teatro? è una sorta di autobiografia per immagini che venne resa pubblica dal padre dopo la seconda guerra mondiale quando la giovane Charlotte era già morta in un campo di concentramento nazista.

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APERITIVO A TEMA: QUALE EUROPA?

Riflessioni e prospettive in vista delle prossime elezioni europee

Il 2024 sarà un anno elettorale “straordinario”, oltre metà della popolazione mondiale sarà chiamata alle urne: oltre ai cittadini europei, saranno quattro miliardi e centosettanta milioni le persone di novantasette paesi del mondo che andranno al voto.

Dopo il plebiscito scontato per Putin in Russia, elezioni ritenute “non libere e non eque” dai 27 leader dell’UE, si voterà in India, Unione Europea, in numerosi paesi africani e sudamericani ed infine, a novembre, negli Stati Uniti. 

Si tratta di un vero referendum globale in un contesto caratterizzato dalla sfida fra le democrazie e i populismi, tra chi difende e chi vuole indebolire i diritti, la libertà e la ricerca di una società più equa.

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I RACCONTI DI SERGIO CASALI PER METRO-POLIS

di Tito Casali

Innanzitutto ringrazio per lo spazio concessomi. Mi chiamo Tito Casali e sono iscritto da quest’anno a Metro-Polis. Vorrei presentarvi alcune pagine, in più puntate, riprese da un libro che racconta episodi vissuti in prima persona da mio fratello Sergio Casali, durante la lotta di Resistenza nelle zone del ravennate. Zone dove si svolsero alcuni tra i più duri e importanti scontri e vere e proprie battaglie della storia della Resistenza e che videro protagonista la 28ma Brigata Garibaldi comandata da Arrigo Boldrini, detto “Bulow”.

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IL CARNEVALE IN ITALIA, IN EUROPA, NEL MONDO

di Franco Mioni (giornalista ASA) e Enzo Radunanza (direttore de La Gazzetta del gusto)

“Il Carnevale è una festa di origine cristiana che precede la liturgia Quaresimale con celebrazioni pubbliche a febbraio e marzo, con parate e giochi di strada che combinano costumi e maschere da circo consentendo alla gente di mettere da parte la propria individualità quotidiana e sperimentare il senso della socialità. Consumo smodato di alcol, carne e altri cibi che saranno proibiti durante la Quaresima sono incentivati. Altre caratteristiche del Carnevale le battaglie con i coriandoli ed espressioni di satira sociale con costumi grotteschi, per un generale capovolgimento delle regole e delle norme quotidiane. La tradizione italiana di indossare maschere risale al Carnevale di Venezia nel XV secolo e per secoli è stata un’ispirazione per il teatro greco e la commedia dell’arte.”

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“SE DOMANI NON TORNO DISTRUGGI TUTTO”

DALL’EDUCAZIONE ALL’AZIONE: VIE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE

di Francesco Colombrita

Nel 2023 i femminicidi in Italia sono stati centoventi. Circa uno ogni tre giorni. Stando ai dati diffusi dalla Direzione centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione, oltre la metà di questi assassinii sono stati eseguiti dal partner o dall’ex partner della vittima, mentre un ulteriore 20% da altri parenti della donna uccisa.

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