BIBLIOTECA DI BABELE: UNA CASSANDRA FEMMINISTA

Christa Wolf racconta il suo primo incontro con Cassandra. Stava leggendo l’Orestea di Eschilo.

«Cassandra. La vidi subito… si impadronì di me»(1)

La Wolf la vede davanti alla porta dei Leoni. Sente il suo grido drammatico: «Di nuovo mi travolge lo strazio del vedere…»

È come se affogasse nella figura di Cassandra. La cerca nei luoghi, la cerca nei testi… la cerca in se stessa. La voce della scrittrice si mescola con quella della veggente troiana.

Ed è davanti alla porta dei Leoni che la colloca nell’incipit del suo romanzo. Cassandra vede nell’accoglienza trionfale da parte di Clitemnestra il massacro che sta preparando. Vede il tradimento. Vede il sangue.

Il passato si dipana davanti a lei di fronte alla città, si dipana davanti a lei di fronte alla morte. Rivede scene, personaggi, immagini del suo passato, immagini che ci parlano del nostro presente. Immagini che ci fanno comprendere come il vedere non sia dono divino, il vedere è interpretare i segni del mondo reale intorno a noi, i segni che i poteri costituiti vogliono nascondere. Continue reading

VIAGGI AGRO GASTRONOMICI – BENESSERE E ALIMENTAZIONE: L’ASPARAGO DI ALTEDO

di Franco Mioni

Nel ciclo produttivo di un alimento si rispecchia il valore di un territorio: non è come produrre un qualsiasi oggetto o una macchina, vuol dire terra, tradizioni, storia.

Nell’epoca (Ogm) del Cibo senza Terra e senza Storia ecco una manifestazione che si ripete annualmente per valorizzare questo ortaggio coltivato in un’area geografica delimitata tra Bologna e Ferrara.

L’Asparago Verde di Altedo: solo 30 comuni di questa zona lo possono produrre; ha avuto il riconoscimento europeo del marchio I.G.P (Indicazione Geografica Protetta) nel 2003 e la raccolta non può superare la data del 20 giugno.

Per celebrarne qualità e caratteristiche da 50 anni ad Altedo si svolge la Sagra dell’Asparago Verde: un esempio di come un piccolo paese, una frazione, abbia saputo dare un senso alla cultura contadina delle tradizioni agricole. Continue reading

APPETIZER BOOKS: LACCI – DI DOMENICO STARNONE

di Francesco Colombrita

Edito da Einaudi, 2014, 133pp

Una coppia apparentemente ordinaria, una famiglia come tante, alle spalle una vita e una frattura che ha rischiato di mandare tutto in frantumi. Con lo sguardo del presente la memoria si fa insistente, richiede risposte sul corso degli eventi che ci hanno portato dove siamo. Le domande risiedono anche nella narrazione che abbiamo costruito di noi stessi, quali sono stati i compromessi che abbiamo scelto di operare attivamente e quali invece ci sono scivolati addosso? Lacci, di Domenico Starnone, opera una dissezione del quotidiano e del vivere comune, in luoghi in cui «c’è un ordine apparente e un disordine reale». 

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IL BRUTTO MALE: TUMORI E TABOO

«L’ha portata via un brutto male». «Si è spento dopo una lunga malattia». «Ha combattuto per anni contro la malattia». «Era un male incurabile». Quante volte abbiamo sentito queste espressioni sapendo esattamente a cosa ci si riferisse? Quante volte abbiamo avuto paura di pronunciarle come se potessero fare più male della malattia stessa? Troppo spesso parole come tumore e cancro vengono sostituite da altri appellativi per evitare di dare un nome e una soggettività a questo male che tanto ci spaventa. Eppure, come c’insegna Harry Potter con “Voldemort”, colui che, appunto, «non dev’essere nominato», dare un nome alle cose, identificarle e definirle aiuta ad affrontale. La comprensione aiuta a confrontarsi con la malattia e riduce il sentimento di rabbia e d’impotenza, che caratterizzano il dramma dei tumori, dando ai pazienti gli strumenti per muoversi e agire nei confini di questa nuova realtà.  Continue reading

TUTTO È POLITICA: ACQUARIO, LIBERTÀ E RIBELLIONE

di Rosalba Granata

«Consentitemi di immaginare […] che cosa sarebbe accaduto se Shakespeare avesse avuto una sorella meravigliosamente dotata, chiamata Judith, poniamo. Molto probabilmente Shakespeare frequentò – poiché sua madre era una ereditiera – la scuola secondaria, dove è probabile che avesse imparato il latino – Ovidio, Virgilio, Orazio – […] egli era un ragazzo irrequieto che cacciava di frodo i conigli […] fu costretto, assai prima del dovuto, a sposare una donna […] che gli dette un figlio assai prima del lecito. Quel colpo di testa lo spinse a cercare fortuna a Londra. Egli aveva […] una passione per il teatro; cominciò facendo la guardia ai cavalli davanti all’ingresso degli attori. Molto presto […] divenne attore di successo e si trovò a vivere al centro di quell’universo […]  

Nel frattempo quella sua sorella straordinariamente dotata, immaginiamo […]»

Nel saggio Una stanza tutta per sé Virginia Woolf inventa un personaggio fittizio, quello di Judith «la sorella di Shakespeare». Anche lei con grande talento, desiderosa di avventura, ricca di fantasia, impaziente di vedere il mondo quanto lo era lui. Anche lei desidera divenire scrittrice, ma per lei sarebbe impossibile. Ve la immaginate una giovane donna andare a Londra a cercare fortuna nei teatri? Sarebbe sbeffeggiata e umiliata, magari sarebbe stuprata e uccisa. Continue reading

PERCHÉ GUARDARE IL FESTIVAL DI SANREMO

di Mattia Macchiavelli

SANREMO è da sempre lo specchio del nostro paese.

È un po’ come la storia del berlusconismo: non è stato Berlusconi a plasmare l’Italia a sua immagine e somiglianza, bensì il contrario, egli ha rappresentato il distillato purissimo di uno spaccato di umanità, di tutta una serie di nostri portati antropologici.

Così il Festival, che ha sempre restituito il presente in cui abitiamo, una radiografia dei motivi di fondo della nostra vita nazionale attraverso cui testare il polso della situazione culturale. Lo faceva quando a vincere era Nilla Pizzi, lo fa oggi, quando a condurre c’è Amadeus.

Questo è un Sanremo che nasce e si sviluppa nell’entroterra del populismo delle destre, con vertici Rai espressione dell’allora governo giallo-verde, e come tale deve essere inquadrato. Chiaramente non si tratta di un peccato originale da scontare, nemmeno di un copione già scritto, però è innegabile che l’humus sociale in cui è germogliato abbia una certa valenza ancestrale nel costituirne il genotipo. E questo è un dato che dobbiamo tenere in considerazione, pur senza essere deterministi d’antan. Continue reading

BIBLIOTECA DI BABELE – LA STREGA VEGGENTE

di Rosalba Granata

«Ecco dove accadde. Lei è stata qui. Questi leoni di pietra, ora senza testa, l’hanno fissata. Questa fortezza, una volta inespugnabile, cumulo di pietre ora, fu l’ultima cosa che vide… Vicine, oggi come ieri, le mura ciclopiche che orientano il cammino: verso la porta dal cui fondo non fiotta più sangue. Nelle tenebre. Nel macello. E sola.
Con questo racconto vado nella morte…»

Questo è il suggestivo Incipit di Cassandra, la protagonista aspetta la morte davanti alla Porta dei Leoni di Micene e in quel momento si dipana davanti a lei tutto il suo passato. 

È l’unica che vede nell’accoglienza trionfale da parte di Clitemnestra del marito Agamennone il massacro che sta preparando. Vede il tradimento. Vede il sangue.  Continue reading

BUON COMPLEANNO METRO-POLIS!

di Federica Stagni

Finalmente siamo giunti al primo appuntamento di Metro-Polis del nuovo anno, ovvero la Festa di Tesseramento del 2020 per festeggiare tutti insieme il settimo compleanno della nostra associazione!

Ci ritroveremo venerdì 24 gennaio, presso il Centro Socio Ricreativo Culturale Stella, in via Savioli 3, a partire dalle 19:30. Continue reading

VIAGGI AGRO GASTRONOMICI – LA VAL DI BISENZIO

TRA BOLOGNA E PRATO

di Franco Mioni

Esistono ancora territori leggermente marginali rispetto alle grandi vie di comunicazione, non così conosciuti seppur inseriti in contesti già noti, che possono costituire delle vere e proprie scoperte a volte oltre ogni aspettativa e con una vasta gamma di interessantissime realtà.

Nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano tra Prato e Bologna, dove ci portano sia la strada Val di Setta che la ferrovia direttissima per Firenze, incontriamo la Val Bisenzio.

Piccoli antichi borghi, resti di castelli medievali, pievi romaniche e ville rinascimentali inserite nel verde di vallate o al riparo di montagne costituite in splendide riserve naturalistiche con flora e fauna protette; zone dove gli eventi socio-economici hanno lasciato suggestivi reperti di archeologia industriale delle vecchie fabbriche tessili, di cartiere, fonderie e mulini. Continue reading

TUTTO È POLITICA: CAPRICORNO, SOLIDITÀ E COSTANZA DEL POTERE

Simone de Beauvoir Il secondo sesso

«La domanda che si pone è  “Cos’è una donna”? È riduttivo rispondere come fanno i partigiani dell’illuminismo, del razionalismo, del nominalismo che le donne sarebbero solo quegli esseri umani che si designano col nome di donna… esiste un tipo umano assoluto, che è il tipo maschile. La donna si è sempre configurata come altro e il legame che la unisce ai suoi oppressori non si può paragonare a nessun altro …»  (da Il secondo sesso. Simone de Beauvoir)

«Che cosa significa essere donna» è la domanda da cui parte la Beauvoir  e, pur non sottovalutando le specificità biologiche, attacca la pretesa della società di assegnare alla donna un percorso subalterno e afferma polemicamente che «Donna non si nasce, si diventa».

 Il secondo sesso del 1949 è un libro assolutamente rivoluzionario che fa il punto sulle conoscenze biologiche, psicoanalitiche, storiche, antropologiche riguardanti la donna, e soprattutto apre la strada a una discussione radicale sulla condizione femminile che avrebbe caratterizzato i decenni successivi. Continue reading